La Repubblica NA - Questore Napoli: "Stadio vietato ai condannati per camorra, armi e droga"

“'Stadio vietato ai condannati per camorra, armi e droga'”. Questa l'apertura delle pagine campane de La Repubblica.
Nel suo ufficio, il questore di Napoli Maurizio Agricola sfoglia il dossier con i numeri del “Daspo fuori contesto”, il provvedimento che consente di vietare gli stadi a soggetti condannati per camorra, armi o droga: 26 in dieci giorni, 10 nei confronti di sostenitori del Napoli, 16 della Juve Stabia. E affronta alcuni tra i temi più delicati in una fase dove, evidenzia,"la devianza giovanile è oggettivamente in aumento. Registriamo un aumento di questi fenomeni. Però ci sono anche le risposte". Agricola spiega: "Mi riferisco al lavoro che compete a noi come forze dell’ordine, ma non solo. La scelta della presidente del Tribunale per i minorenni, Paola Brunese, di processare per direttissima i ragazzi non ancora diciottenni trovati in possesso di coltelli, tirapugni o altre armi bianche, va nella direzione giusta perché aiuta a far comprendere il disvalore di questi comportamenti. Perchè è utile il “Daspo fuori contesto” negli stadi? Dobbiamo muoverci anche sul terreno della prevenzione. Il Daspo fu introdotto nel 1989 per vietare l’accesso a manifestazioni sportive a chi si era reso responsabile di condotte violente o comunque vietate durante un evento. Nel 2019 il legislatore lo ha voluto ampliare. In che modo? Al questore viene attribuita la possibilità di applicare il Daspo a chi, negli ultimi cinque anni, sia stato condannato anche con sentenza non definitiva per reati come associazione camorristica, stupefacenti, armi, ma anche rissa, violenza, minaccia. Il divieto dunque non è direttamente collegato alla condotta tenuta in occasione di un evento. Si interviene prima, perché alla luce dei precedenti si ritiene che questi soggetti, una volta entrati in uno stadio, possano creare problemi".