ESCLUSIVA TC - MARCO NEGRI: "Cagliari, se arriverà la salvezza vorrei che la società il prossimo anno avviasse un progetto più lungimirante e ambizioso. Una piazza come quella sarda non può accontentarsi di tenere dietro tre squadre in serie A"

Marco Negri, che a Cagliari visse una breve parentesi nella stagione 2001-2002 ma che, nonostante la fugacità della sue esperienza isolana, è rimasto comunque legato alla realtà e all’ambiente rossoblù, ai microfoni di Tuttocagliari.net commenta gli ultimi risultati della banda-Nicola. E soprattutto auspica, per i prossimi anni, l’avvio di un progetto in grado di consolidare e rafforzare le ambizioni di una “piazza storica, che non può vivere perennemente alla giornata e lottare solo per non retrocedere”.
Marco, il Cagliari continua a conservare quattro punti di vantaggio sulla zona calda. Eppure viene da due pareggi e tre sconfitte…
“Ormai siamo arrivati a marzo e le criticità tecniche sono emerse con chiarezza. Non c’è più tempo per correggere problematiche di tipo tattico e strategico. L’aspetto positivo sono sicuramente i quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ma io ci metterei anche il calendario: il Cagliari deve ancora affrontare Monza, Verona, Empoli e Venezia. Si tratta di scontri diretti importantissimi. Ad ogni buon conto non credo che serviranno ancora tanti punti per garantirsi la permanenza in serie A: dovrebbero bastare suppergiù tre vittorie.
È chiaro che sarebbe fondamentale archiviare il prima possibile - magari con qualche settimana di anticipo - il discorso salvezza per poi concentrarsi con calma sul prossimo campionato, programmando per tempo strategie, acquisti e scelte tecniche in vista della stagione che verrà. Quest’anno la squadra ha avuto alti e bassi sia sotto l’aspetto del gioco che dal punto di vista dei risultati, ma la carta vincente - giunti a questo punto del campionato - credo possa essere l’allenatore: un mago delle salvezze, capace di compiere anche imprese al limite dell’impossibile. Nelle ultime partite l’aspetto psicologico sarà determinante, come anche la capacità del mister di attenuare le pressioni che inevitabilmente graveranno sui giocatori. Sotto questo aspetto Nicola rappresenta una garanzia assoluta.”
Se anche quest’anno arriverà la salvezza, a suo parere nell’immediato futuro sarà possibile provare a pianificare dei campionati un po’ più stimolanti? Parliamoci chiaro: la tifoseria di una piazza come Cagliari è stufa di partire tutti gli anni con l’obiettivo di tenersi dietro tre squadre. L’Isola - da tempo - chiede alla dirigenza e allo staff tecnico qualche gratificazione in più…
“Da ex rossoblù non dico che sono stufo pure io di questa situazione, ma francamente sono molto dispiaciuto. Accidenti, la piazza cagliaritana - per storia, per tradizione e anche per bacino d’utenza - meriterebbe senz’altro qualcosa in più. Io vorrei almeno intravedere un progetto a lungo termine - dai tre ai cinque anni - in grado di consolidare definitivamente la realtà isolana in serie A. Ecco perché dico che una salvezza un po’ anticipata permetterebbe alla società di programmare per tempo il futuro, a partire dal mercato estivo. Le stagioni, del resto, si costruiscono piano piano… L’anno prossimo mi piacerebbe vedere il Cagliari battere in casa qualche big e incendiare così il pubblico sardo, oppure lanciare qualche giocatore a livello nazionale e internazionale… Oppure ancora portare in azzurro qualche talento italiano. In particolare mi auspico un progetto lungimirante che non contempli solo una banale salvezza da raccattare a fine stagione, ma che entro qualche anno preveda una crescita vera e autentica, fondata su obiettivi più ambiziosi.”