Zola a Radiolina: "Joao Pedro Ha trovato un equilibrio tale che lo porta a migliorare continuamente"

Zola a Radiolina: "Joao Pedro Ha trovato un equilibrio tale che lo porta a migliorare continuamente"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 16 dicembre 2021, 19:30News
di Maria Laura Scifo

Gianfranco Zola ha poi proseguito il suo intervento ai microfoni di Radiolina, durante la trasmissione Il Cagliari in diretta. Queste le sue parole:

Se richiamassero Zola alla guida: "Non so cosa farei se mi chiamassero di nuovo a Cagliari. Ora mi occupo di altre cose importanti per me e sono contento. Quello che mi interessa di cuore è che il Cagliari raggiunga la sua dimensione, che non è questa. Soprattutto per come lavora la società, anche al di fuori del campo. Meriterebbe molto di più".

Sul soprannome Magic Box: "E' bello, piacevole. Mi riporta a un periodo della mia carriera bellissimo. Tutto accadeva come per magia, era un momento fantastico. E' una parola che mi porta il sorriso".

Differenze tra calcio italiano e inglese: "In questo momento la differenza tra calcio inglese e italiano è molto elevata. Il calcio inglese ha raggiunto un livello di qualità tecnica e fisica impressionante. Manchester City-Leeds è stata una partita giocata su livelli che sono quasi impossibili da raggiungere e non è l'unica che ho vista così. Credo che gli altri campionati debbano lavorare tanto per raggiungere quel livello".

Ancora sulla Premier: "Credo che sia la risultante di diverse componenti. Noi non potremo mai essere come la Premier League, perché abbiamo un calcio più ragionato. Negli ultimi anni in premier League si è aggiunto un alto livello tattico e tecnico. Poi l'entusiasmo, il modo di vivere le partite non fa che accrescere ancora di più tutto questo. Le sconfitte non piacciono a nessuno E' una falsa credenza che per le squadre inglesi sia la stessa cosa vincere o perdere. E' concepita con maggiore leggerezza e distensione, come parte di un percorso".

Sui pochi gol da calcio di punizione: "Non sono un caso i pochi gol su punizione. Non credo sia dovuto solo al fatto che ci si allena di meno. Credo che ora ci sia anche molta più informazione sui tiratori. E' un fondamentale che comunque va allenato tantissimo. Se vuoi avere delle statistiche di alto livello, devi faticare tanto".

Le sue qualità principali: "Quali siano le mie qualità principali... forse sono la persona meno indicata. E' un percorso lungo, quando si ha la passione per qualcosa e la si fa con anima e corpo si impara a superare gli ostacoli. Per fare questo devi entrare nell'ordine di idee che devi lavorare tanto. Non basta andare al campo e allenarsi per 2 ore, devi esaminare l'allenamento, trovare nuove soluzioni. Lavorare sul tuo fisico. Ci sono tanti modi. Io ho sempre lavorato e ho sempre dedicato tanto tempo a quello che faccio".

Simbolo del calcio sardo: "Sono uno dei simboli del calcio sardo, per fortuna la Sardegna ne ha avuto tanti di giocatori simbolo. Barella può essere ufficializzato come il mio erede. Sta crescendo in maniera esponenziale. Ebbi la fortuna di vederlo all'inizio. Le sue capacità le conosco. Cresce sempre di personalità, carisma, qualità atletiche. Mi fa piacere, è un ragazzo che ha quelle qualità di cui si parlava prima."

Su Barella: "Se diventi capitano dell'Inter significa che ti riconoscono qualità importanti e se continua a crescere, possono riconoscergliele anche in nazionale, dove ci sono tante personalità importanti".

Su Joao Pedro: "Joao Pedro era uno di quei giocatori, come ritenevamo anche Donsah, che aveva qualità importantissime. Aveva personalità e vederlo far bene non è una sopresa. Vederlo segnare così tanti gol in Serie A è stata una sorpresa. Ha trovato un equilibrio tale che lo porta a migliorare continuamente. Il tridente Chiesa-Joao-Insigne non è male. Sono tre giocatori molto bravi che si intenderebbero bene. Sono bravi ad attaccare lo spazio e a giocare con difese schierate. Sarebbe una gran cosa".

Su Deiola: "Deiola è un giocatore che ancora ha margini di miglioramento enormi. Deve crescere dal punto di vista del gioco. Magari deve avere un po' più di palleggio, ma è un ragazzo giovanissimo".