Radiolina, Casini: "Cagliari bicchiere né mezzo pieno né mezzo vuoto. Nelle ultime gare si è creato pochissimo"

Lele Casini ha analizzato il momento del Cagliari nella nuova puntata del podcast di Radiolina '90 secondi+recupero'. Queste le sue parole: "Né mezzo pieno né mezzo vuoto: i dati sono ancora positivi le sensazioni meno. Italiani popolo di santi, poeti, navigatori e allenatori. Che bello il dibattito del dopo partita e la chiacchiera al bar il lunedì mattina: anche questo è il calcio, ma molti purtroppo costruiscono il loro giudizio in base al risultato, un po' come farsi un'idea solo dando uno sguardo al titolo di un articolo senza leggerne il contenuto. Lo scrittore Ellison sosteneva che tutti hanno diritto ad avere un'opinione, ma tutti abbiamo il dovere di averla informata e allora i dati, quelli matematici, incontrovertibili, che non mentono e che difficilmente possono essere interpretati: il Cagliari veniva da quattro partite senza vittorie, ma la Roma dalla sua veniva da 5 vittorie consecutive, 12 partite senza sconfitte, 12 partite in cui ha sempre segnato almeno una rete. Il portiere giallorosso è stato eletto MVP della gara: dai numeri della Lega risulta che il Cagliari abbia tirato in porta più della Roma. La rete della Roma, bisogna essere sinceri, è uno di quei gol che per la dinamica maledici gli astri contro.
Ancora quattro punti sul terzultimo posto, 5 squadre sotto la squadra di Nicola a 9 partite dalla fine: nelle ultime 10 gare solo Como e Verona hanno conquistato più punti del Cagliari, 10 contro i 9 dei rossoblù. L'Empoli è quella che ha conquistato meno punti, solo tre. E veniamo alle cose che non convincono: una Roma così stanca e poco incisiva non si incontra spesso e quindi, forse, con un po' di coraggio e determinazione si poteva portare a casa almeno un punticino. Le parate di Svilar sono state efficaci anche perché i tiri dei rossoblù non sempre sono stati precisi: si attacca in area con pochi giocatori e nelle ultime gare prima di Roma si è creato pochissimo e tirato meno. L'identità ha lasciato spazio alla prudenza e si pensa più all'avversario che a quello che si può proporre, oltre al minutaggio di alcuni giocatori che non trova tutti d'accordo, dati e sensazioni, il calcio è anche questo: il bicchiere speriamo solo che non si rompa".