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Daniele Dessena: "Tornare a Cagliari è stato emozionante, si è creato un legame eterno con la gente. Il dopo? Ho già il patentino UEFA B, continuo a studiare"

Daniele Dessena: "Tornare a Cagliari è stato emozionante, si è creato un legame eterno con la gente. Il dopo? Ho già il patentino UEFA B, continuo a studiare"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Olbia Calcio
domenica 5 maggio 2024, 15:46News
di Maria Laura Scifo

Nel post gara di Cagliari-Lecce è intervenuto in conferenza stampa anche l'ex capitano del Cagliari Daniele Dessena, che ha recentemente annunciato il suo addio al calcio giocato e il Cagliari ha voluto omaggiarlo con una maglia speciale. Queste le sue dichiarazioni: "Che partita ho giocato oggi? Tosta (ride ndr). E' stata una decisione non facile, ma ho una passione sfegatata per il calcio, per la cultura dell'allenamento e ancora quello lo ho. Penso sia arrivato anche il mio momento a 37 anni, tra poco, di prendere questa decisione ma con la massima serenità. Dopo un anno abbastanza complicato era un pensiero che mi logorava dentro. Mi dava molte insicurezze e io non ne devo avere perché è tempo perso. Mi sono detto che dovevo prendere una strada e la strada che ho scelto è stata quella. Penso di aver dato tutto quello che dovevo dare e quindi sono orgoglioso di me. Poi dopo rivedere oggi la gente è importante (il giocatore è emozionato ndr). Siete persone fantastiche, io vi ho dato il cuore e voi mi avete dato il vostro. Ho sacrificato tanto ma è stato giusto così. Si è creato un legame eterno.

Giro di campo? E' stata un'emozione fantastica. Per me è stato un dono quello che mi è successo oggi. Ringrazio veramente tutti, la società, famiglia Giulini e tutte le persone che mi hanno applaudito. Mi sono reso conto di tante cose. 10 anni bellissimi. Sono grato anche all'Olbia per aver finito la carrierea dove volevo, ovvero in Sardegna. Poi la gente può pensare qualsiasi cosa che lo faccio per, mi emoziono per. Ma a me non interessa nessuno, lo faccio per quello che pensa la mia testa e prova il mio cuore. Continuerò per la mia strada, Daniele Dessena è curioso del futuro. Sono un ragazzo determinato, positivo, che non si arrende mai. Ci metterò tutto me stesso per realizzare altri sogni. Ho già il patentino UEFA B, continuerò a studiare per quello e per diventare allenatore. Quest'anno ho avuto un allenatore che mi ha trasmesso tanto. Poi vedremo cosa succede.

Per me già quando sono arrivato ieri e ho potuto rivivere certe cose. Ieri sono andato a fare una passeggiata al poetto, ho incontrato gli amici. Qua mi sento a casa, mi sento me stesso, mi sento in connessione. Tornare qua è emozionante. Poi ho avuto il privilegio di giocare nella città in cui stai bene, che ami e che ti fa sentire importante. Ho avuto il privelegio di essere stato capitano e spero di aver onorato quella fascia che era talmente importante e prestigiosa. Ci sono stati Daniele, Andrea, Checco, Diego... sono riusciti a creare qualcosa di magnifico e io quella cosa lì ho cercato di trasportarla in me e negli anni degli spogliatoi. Per me è stato un privilegio essere il capitano del Cagliari.

A livello umano Cagliari mi ha insegnato tantissimo. A 21 anni sei un ragazzino che pensa solo a fare carriera, guadagnare, di nuovo carriera. Dopo conosci le persone, sai quello che ti danno e credetemi si è creato qualcosa di talmente speciale che non potevo pensare alla carriera, ai soldi, pensavo solo di andare in campo e dare tutto per quella maglia. E' una questione di orgoglio, come difendere un tuo famigliare. Ci sono stati dei ragazzi che erano dei fenomeni calcisticamente e umanamente. Lì è nato in me un nuovo Daniele che doveva difendere la maglia. Non è questione di essere diventato sardo, esserlo o non esserlo. Per me era bibbia quello che dicevano, ci credevo talmente tanto che la tua mente, il tuo corpo va oltre. Si era creata questa sintonia tra società, squadra, tifosi.

Momento più bello della carriera? Ogni volta che entro in uno spogliatoio per allenarmi per me sono momenti bellissimi. Quindi non ti so dire il momento, ti dico che sono 10 anni fantastici, indimenticabili. Abbiamo vinto, sofferto, ci siamo tolti soddisfazioni. Purtroppo siamo retrocessi, però ci accomunava tutti sempre una sola cosa che è l'amore per questa città".