Tardelli: "A Mancini manca un fuoriclasse. Nell'Italia del 1982 avrei visto bene Barella"

Marco Tardelli, sui campi milanesi dell’Us Triestina, si è prestato  a fare da testimonial, alla nuova capsule di Le Coq Sportif che era sponsor tecnico della Nazionale più amata dagli italiani, quella che con Enzo Bearzot alla guida trionfò nel Mondiale del 1982 in Spagna con Sandro Pertini, presidente della Repubblica.

In occasione dell'evento l'ex calciatore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai taccuini de La Gazzetta dello Sport.

"Ci sentiamo sempre con tutti nella nostra chat. Partimmo come non vincenti e tornammo vincitori. Una grande impresa innanzitutto resa tale da chi ci ha guidati, Enzo Bearzot. Noi lo seguimmo e lo assecondammo. Fu una magia, perché vincere un Mondiale è una magia. Come lo è stato lo scorso anno per la squadra che ha vinto l’Europeo. Mancini sta facendo un gran lavoro. Trovare i giovani non è facile, le squadre di club non li aspettano, non hanno pazienza e scelgono l’usato sicuro per vincere. È il caso, oggi, di Di Maria che andrà alla Juve. All’Italia manca un fuoriclasse che proprio non vedo. Non c’è un Totti, un Baggio, un Del Piero”. Chi avrebbe preso Tardelli in quella squadra magica? "Sicuramente ci sarebbe stato bene Barella"