La teoria dei piccoli passi, ma la vittoria è diventata una chimera. Incombe il mercato, previsti almeno sei acquisti. Le richieste di Mazzarri e i possibili colpi

La teoria dei piccoli passi, ma la vittoria è diventata una chimera. Incombe il mercato, previsti almeno sei acquisti. Le richieste di Mazzarri e i possibili colpi
venerdì 10 dicembre 2021, 16:20Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

La teoria dei piccoli passi. Cagliari reduce da quattro gare che non vince, ma neanche perde. Migliora nel gioco ed assimila i concetti del mister, con vista sul mercato di gennaio. Manca l’istinto killer, quello che le consente di dirimere le controversie ed infatti non riesce a mettere un perentorio punto esclamativo conquistando l’intera posta per chiudere dignitosamente un girone d’andata disastroso. La vittoria è divenuta una chimera alla vigilia di un filotto da far rabbrividire: Inter fuori, Udinese alla “Unipol Domus” ed Juventus nuovamente in trasferta. Tre partite prima del panettone che hanno una loro valenza per controllare qual è lo stato attuale dell’edificio messo su da Mazzarri. Il Cagliari può giocarsela con tutti o con nessuno. Tutto dipende dallo stato d’animo del momento.

Squadra umorale, sulla quale il tecnico prova a lavorare di fino. Sinora qualche risultato è riuscito ad ottenerlo, portando avanti la carretta senza infamia e senza lode. Resta da capire cosa riserverà il futuro dopo la sosta natalizia ed il mercato di gennaio. Previsti almeno sei innesti, che dovranno portare linfa nuova. Sicuramente due in difesa, laddove Izzo del Torino è il più gettonato anche perchè attualmente fuori dalle rotazioni di Juric in granata. Probabile qualche arrivo di marca milanista, anche se a questo punto i nomi sono relativamente importanti. Quello che conta è lo spirito di squadra e quel progetto tecnico che al momento non è ancora sbocciato, ma che Mazzarri sta coltivando giorno dopo giorno.

L’allenatore toscano ha fatto delle richieste ben precise alla società, richiedendo giocatori che possano integrarsi in quello schema di difesa a tre sul quale vorrebbe puntare senza falsi compromessi come accaduto fino ad ora, quando ha provato a modellare la squadra a seconda dell’avversario variando il modulo. Un atteggiamento che lo ha spersonalizzato, considerato che nelle altre esperienze che ha avuto seguiva una linea ben precisa, senza trasgredire.

In questo contesto si inserisce un altro torinista, quel Rincon che si inserirebbe alla perfezione nel tessuto della compagine rossoblù, essendo un centrocampista dinamico ed adatto alla bisogna di una squadra come il Cagliari, che non ha un regista propriamente detto. Ed in avanti un attaccante diventa pane quotidiano perchè Keita Baldé partirà per la Coppa d’Africa e lascerà un vuoto che da solo Pavoletti non è in grado di colmare anche per la diversità nel proporsi come compagno di linea di Joao Pedro. Non sono congetture, ma dati di fatto oggettivi. Soprattutto se si vuole preservare la categoria.