LA PERSEVERANZA SECONDO GIULINI

LA PERSEVERANZA SECONDO GIULINI
martedì 31 maggio 2022, 20:07Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

 di Vittorio Sanna

“Il successo non è mai definitivo,

 il fallimento non è mai fatale;

è il coraggio di continuare che conta”.

Meritata e fin troppo facile oggi. Aggressiva e distruttiva, perché il rimedio non  è oggi. La critica è un’arte, se fatta al momento opportuna e finalizzata alla crescita. È un’arma se arriva a giochi fatti e non se ne fa uso equilibrato. Il Cagliari ha chiuso un capitolo negativo e la critica oggi vale l’immediato tentativo di riscatto. Vale, se non è dietrologica, se conferma tesi e osservazioni fatte  in corso d’opera, quando i feedback erano leggibili e le valutazioni con tema di smentita. Ma oggi come ieri,  per chi ama, il Cagliari prima di tutto. Così  come diceva Churcill, il successo non è mai definitivo, anche il fallimento non è mai fatale. Anche perché alla perseveranza che si è rivelata diabolica, Tommaso Giulini accosta una evidente resilienza. Non affonda, non si arrende, non cede. Come già fatto nel 2015, vuole riemergere, con la sua barca, con il Cagliari. Non un relitto che viene lasciato andare verso il fondo e il proprietario che l’abbandona con il salvagente, ma la voglia di continuare, spinto dal desiderio di riscatto e sopravvivenza. Si legge così il forte rifiuto di prendere in considerazione la cessione della società. Si legge così anche il fastidio provato e mal gestito quando si è prospettato l’abbandono della nave. Giulini rimane e, aggrappato al fasciame, tenta di ricostruire partendo dai legni che ritiene migliori. Non una rifondazione ma una forte ristrutturazione. Nella passata esperienza tenne giocatori importanti come Sau, Farias, Joao Pedro, Ceppitelli, per citarne alcuni, e anche stavolta tenterà di gestire al meglio partenze e conferme. Il primo obiettivo è trovare la condivisione dei calciatori, a cui chiederà quanta voglia di perseverare è rimasta, e di certificarla anche con ciò che non si può più evitare, la retrocessione delle pretese economiche. Stipendi netti da portare tutti sotto quel milione che in troppi si sono messi sotto i piedi senza riuscire a staccare alto per giustificarne del tutto l’introito. L’allenatore sarà uno navigato, che ha già fatto la B, magari che l’ha già vinta.

Cragno partirà se l’offerta sarà all’altezza, altrimenti, per conservare la Nazionale, potrebbe bastare anche un prestito. Con il ritorno di Ciocci a far da secondo, Radunovic dovrebbe diventare il titolare.

I piani per la difesa prevedono la conferma di Altare, Carboni, Walukievicz, Obert, con il ritorno di Boccia e la promozione di Palumbo. Di sicuro sarà importante un innesto di categoria che permetta di completare il reparto. Sicura la partenza di Ceppitelli e Lykogiannis, improbabile la conferma di Goldaniga. La rosa suggerisce difesa a tre.

Ma la vera missione, il simbolo della perseveranza passa dal centrocampo. Il primo obiettivo è riavere Grassi in cabina di regia. Intorno a lui, oltre al confermato Deiola e ai giovani Ladinetti e Kourfalidis, verrà avviata la trattativa per la conferma di Marin, Rog e forse anche Dalbert. Il recupero pieno di Rog e la continuità del reparto sarebbero gli elementi della resilienza, sommati a Pavoletti, sotto esame fin dall’inizio, e alla difficile ma auspicata conferma di Joao Pedro. Dietro loro, attaccanti giovani e promettenti, da pescare in cadetteria. Via Nandez, Strootman, Oliva e Gaston Pereiro.

La corsia di destra quella da completare a meno che non si punti sul trequartista dietro le due punte. Le partenze di Bellanova e Zappa sono un indizio.

Bisogna capire quanti dei calciatori più importanti sentano il dovere di riportare il Cagliari dove l’hanno trovato. Ma la traccia sembra questa con giovani di ritorno da Olbia, con il quale l’idillio attende di essere rinnovato. La partenza di Max Canzi, un segnale. Anche in questo caso tutto da decifrare. Potrebbe determinare un probabile punto di rottura, un piccolo scisma nei rapporti delle ultime stagioni trascorse.



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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.