Un mirto con... Raffaele Paolino: "Cagliari, contro il Milan la strategia migliore è quella di aspettare e di aggredire i rossoneri solo in certi momenti del match. Pulisic e compagni faticano tremendamente contro le difese schierate"
L’ex attaccante del Cagliari Raffaele Paolino, intervistato da Tuttocagliari.net, prova a “leggere” tatticamente la sfida in programma venerdì tra i rossoblù e il Milan di Massimiliano Allegri. Paolino è convinto che la strategia giusta per i sardi sia quella di “aggredire il Diavolo, ma difensivamente. Puntare su un pressing ultraoffensivo farebbe il gioco di Pulisic e compagni”.
Raffaele, cosa dovrà fare l’undici di Pisacane per ricacciare il Diavolo all’inferno?
“Il Cagliari dovrà essere bravo e intelligente a non aggredire il Milan con eccessiva veemenza: dovrà, al contrario, aspettarlo. Il Milan non sa attaccare contro le difese schierate: col Verona ha sbloccato la partita solo su azione conseguente a calcio d’angolo al 45’. Se tu li aspetti nella tua metà campo i rossoneri vanno in grande difficoltà. Anche perché finiscono per scoprirsi e per aprire delle falle nella loro retroguardia, di cui i rossoblù potrebbero approfittare. Tra l'altro i difensori di Allegri non sono particolarmente veloci. Quel che è certo è che Deiola e compagni non dovranno assolutamente concedere il contropiede al Milan. Non dico di tenere un baricentro basso e di stare schiacciati all’indietro per novanta minuti. Dico che Pisacane dovrà saper leggere nella maniera migliore i vari momenti della partita: in alcuni frangenti i suoi ragazzi dovranno aspettare e in altri, al contrario, attaccare col pressing alto. Io comunque lo ripeto: fossi nel tecnico degli isolani, nel primo tempo adotterei una strategia attendista. Il Cagliari dovrà giocare una partita aggressiva ma difensiva: sarà fondamentale non far ragionare il Milan nella metà campo rossoblù, dal momento che i rossoneri dispongono di giocatori tecnici potenzialmente in grado di estrarre il coniglio dal cilindro in qualsiasi situazione.”
A suo giudizio dove può realisticamente arrivare questo Cagliari da qui al prossimo maggio?
“La vittoria di Torino contro i granata, per come è arrivata, può imprimere una vera svolta al campionato del Cagliari. Parto dal presupposto che questa serie A è veramente mediocre dal punto di vista tecnico; a maggior ragione adesso - con questa classifica più tranquilla - Deiola e compagni hanno la possibilità di fare un altro tipo di torneo. Anche perché quest’anno se la sono sempre giocata con tutti, scendendo in campo compatti, coesi e determinati. E infatti non hanno mai preso imbarcate. A differenza delle scorse stagioni, in cui la squadra arrancava costantemente. Se poi a gennaio arrivasse una punta - magari Lucca, sarebbe il profilo ideale - forse si potrebbe ambire ad assestarsi sul fondo del lato sinistro della graduatoria. Sta di fatto che in questo momento ci possiamo permettere di non avere paura di squadre come il Milan.”
Capitolo calciomercato: al Cagliari per accrescere la propria competitività basterà prendere una punta in luogo dell’infortunato Belotti o sono necessari rinforzi anche in altri reparti?
“Io dico che servono fondamentalmente due pedine: un difensore di comprovata esperienza che sappia comandare la retroguardia, dal momento che ogni tanto prendiamo gol da polli come il 2-2 incassato dal Pisa, e un centravanti-boa, che sarebbe perfettamente congeniale al gioco di Pisacane. Ribadisco che Lucca a Cagliari farebbe la differenza: a Napoli è decisamente sceso nelle gerarchie di Antonio Conte, e sono sicuro che dentro di sé è animato da una gran voglia di rivalsa.”