.

Un mirto con... Marco Negri: "Il Cagliari ora è una squadra pimpante e coraggiosa. Ha cambiato approccio alle gare rispetto al recente passato. Col Bologna sarà dura, ma i felsinei fuori casa sono decisamente più abbordabili"

di Matteo Bordiga

L’ex attaccante del Cagliari Marco Negri, intervistato da Tuttocagliari.net, fa il punto sull’inizio di stagione dei rossoblù dopo il prezioso punto conquistato a Udine al termine di una prestazione non certo esaltante sul piano tecnico, ma tenace e gagliarda.

Marco, che impressione le ha fatto fin qui il nuovo Cagliari di Pisacane?

“La squadra dà una sensazione di freschezza: ora vediamo un Cagliari bello e pimpante che quando deve difendersi lo fa con ordine, senza mai andare in affanno o sotto stress. E poi davanti i rossoblù se la giocano con tutti. A Udine Borrelli ed Esposito mi sono piaciuti, perché si capiscono e si sostengono a vicenda. Insomma, le considerazioni sono quasi tutte positive. Anche perché i sardi venivano da diverse stagioni in cui l’approccio alle partite era ben diverso. Ora hanno racimolato otto punti in sei giornate, il che accresce la consapevolezza della squadra e rende più facile andare a giocare la propria partita con coraggio su tutti i campi. Tra l’altro fare risultato a Udine non è mai semplice: aver conquistato un punto dopo essere andati pure in vantaggio è un ottimo segnale. Io sono convinto che questo Cagliari creerà un forte legame tra sé e la tifoseria isolana: è facile affezionarsi a una compagine che esprime un certo tipo di calcio.”

In realtà ieri i friulani avrebbero meritato di ottenere i tre punti. Se non altro per le enormi occasioni da gol che hanno costruito e non concretizzato. Secondo lei cosa è mancato al Cagliari, specie nei secondi quarantacinque minuti, per reggere l’urto del forcing bianconero?

“Credo sia mancata un po’ di brillantezza, anche se bisogna dare i giusti meriti all’Udinese, che ha rischiato parecchio facendo un pressing ultraoffensivo e rimanendo spesso uomo contro uomo nella propria metà campo. Tra l’altro quella di Runjaic è una delle formazioni più fisiche della serie A. Al Cagliari è andata bene, certo, ma sono queste le gare - tribolate e sofferte - che cementano il gruppo e che contribuiscono al consolidamento di una certa mentalità. I ragazzi stanno prendendo coscienza del fatto che giocando compatti e di squadra, sacrificandosi l’uno per l’altro, possono strappare punti preziosi su qualsiasi campo.”

Dopo la sosta i rossoblù isolani affronteranno quelli felsinei, in un Cagliari-Bologna che promette scintille. Che gara dobbiamo aspettarci all’Unipol Domus tra due settimane?

“Il Bologna andrà a Cagliari per vincere. Anche se gli emiliani giocano due campionati completamente opposti: uno in casa e l’altro fuori casa. Vincenzo Italiano ha a disposizione una rosa ampia, ma non da top club. E i suoi, soprattutto quando accusano le fatiche delle coppe europee, in campionato incontrano qualche difficoltà. Pensiamo alla sfida di Lecce, finita con un pareggio ma giocata molto meglio dai pugliesi. Magari a Cagliari Orsolini e compagni arriveranno più rilassati, complice la sosta per gli impegni delle nazionali, e quindi potranno esprimersi con maggiore freschezza, risultando più performanti rispetto a quanto mostrato fino a oggi in trasferta.

Dall’altra parte il Cagliari non dovrà avere minimamente paura del Bologna, anzi: un test del genere dirà una volta per tutte di che pasta sono fatti gli uomini di Pisacane, al quale farei i complimenti fin da adesso perché i risultati stanno arrivando nonostante, non dimentichiamocelo, il suo ingaggio fosse stato un’autentica scommessa…”


Altre notizie
PUBBLICITÀ