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UN MIRTO CON... GIORGIO MELIS: "Cagliari, se il buongiorno si vede dal mattino... Con la Roma ho visto la giusta mentalità: la squadra ha cercato di vincere fino alla fine. Gaetano o Traorè sarebbero degli ottimi innesti"

di Matteo Bordiga

È stato prima calciatore del Cagliari negli anni Settanta e poi, nel 2010, per un breve periodo anche allenatore della formazione rossoblù. Fu infatti chiamato a sostituire, per le ultime gare di campionato, l’esonerato Massimiliano Allegri.

Giorgio Melis commenta con prudente e moderato ottimismo la prestazione d’esordio del nuovo Cagliari di Davide Nicola, che ieri contro la Roma ha dato l’impressione di essere sempre vivo e “dentro” la partita.

Giorgio, che sensazioni le ha lasciato la sfida coi giallorossi?

“Il Cagliari mi ha fatto davvero un’ottima impressione. Soprattutto mi ha colpito la determinazione della squadra nel tentare pervicacemente di conseguire un risultato importante. A un certo punto i rossoblù non si sono accontentati del pareggio e hanno cercato di centrare i tre punti. È questa la mentalità giusta. Ho notato anche la grande predisposizione e applicazione dei giocatori nell’attuare le direttive tattiche di mister Nicola. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino… l’auspicio è che il Cagliari non ci faccia soffrire e tribolare come l’anno scorso.”

Ieri si è visto un Cagliari più “verticale” rispetto a quello dello scorso campionato, maggiormente portato a tenere la palla a terra e disposto a tentare anche qualche ambiziosa giocata di prima intenzione. Merito delle idee del nuovo mister e, forse, frutto anche dell’esperienza che molti giocatori hanno maturato nella serie A dell’anno scorso.

“Probabilmente sì. L’esperienza del precedente campionato ha ‘svezzato’ e fatto maturare parecchi elementi che erano all’esordio assoluto nella massima serie. E la squadra ne trarrà ovviamente beneficio nel torneo appena iniziato. Diciamo che questa prima gara contro la Roma ci fa ben sperare per il futuro.”

A conti fatti il pareggio è il risultato che meglio fotografa l’andamento del match o, secondo lei, una delle due formazioni avrebbe meritato qualcosa di più?

“Direi che il pari, alla luce di quello che si è visto in campo, ci sta tutto. Abbiamo assistito a una partita equilibrata. E torno a sottolineare l’importanza dell’atteggiamento mostrato in campo dal Cagliari, che non ha mai speculato sul risultato – errore che, spesso, porta alla sconfitta – ma ha cercato sempre di far male alla Roma. Bisogna ripartire da questa attitudine mentale, e riproporla anche nelle prossime partite. Ieri abbiamo accorciato sempre molto alti, senza aspettare gli avversari nella nostra metà campo, e abbiamo a lungo soffocato sul nascere il gioco dei giallorossi. Io dico che, se la mentalità è questa, ce la possiamo giocare contro chiunque. Del resto lo spirito propositivo e aggressivo è un chiaro imprinting di Davide Nicola, che ne ha fatto la cifra distintiva del suo modo di concepire il calcio. Insomma, buona la prima. E speriamo che non sia stato solo un fuoco di paglia.”

Capitolo mercato: la rosa rossoblù è completa e competitiva così com’è o necessita ancora di qualche ritocco mirato?

“Se riuscissimo ad aggiungere un po’ di qualità là davanti saremmo certamente più tranquilli. Gaetano o Traorè, ex Sassuolo, sarebbero degli ottimi innesti, in grado di collegare il centrocampo all’attacco e di dare maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva.”


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