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UN MIRTO CON... GIANPIERO PIOVANI: "Il Cagliari pratica un ottimo calcio. Deve limitare gli errori individuali, soprattutto difensivi, causati dalla scarsa esperienza di alcuni elementi. Ma Nicola, da questo punto di vista, sa il fatto suo"

di Matteo Bordiga

Gianpiero Piovani, attualmente tecnico dell’Inter femminile, ha vestito la maglia rossoblù del Cagliari per una sola stagione, conquistando nel 1989 campionato e Coppa Italia di serie C. Un anno intenso e vissuto a tutta birra, tanto che il ricordo dell’Isola e dei suoi tifosi è ancora ben vivo nel cuore dell’ex seconda punta originaria di Orzinuovi.

Gianpiero, partiamo dal pareggio per 3-3 tra Cagliari e Milan di due settimane fa: bicchiere mezzo pieno (il Cagliari ha costruito tanto e ha messo ripetutamente alle corde i rossoneri) o mezzo vuoto (tanti errori difensivi e qualche responsabilità del portiere rossoblù in almeno una delle reti meneghine)?

“Contro il Milan non è mai facile giocare, soprattutto perché quella rossonera, visti i risultati, è una squadra da trasferta. Tuttavia il Cagliari, a tratti, è stato davvero molto bravo ad avvolgere l’azione per andare alla conclusione in maniera pericolosa. In questo momento della stagione è normale che i rossoblù, mediamente giovani e in molti elementi privi di grande esperienza ad altissimi livelli, commettano degli errori. In effetti qualche leggerezza difensiva di troppo contro il Diavolo c’è stata, ma si è trattato soprattutto di svarioni dei singoli sicuramente evitabili, alla lunga, con il lavoro e con l’applicazione. E Davide Nicola, da questo punto di vista, sa perfettamente il fatto suo. Ragion per cui personalmente sono molto positivo sul prosieguo del campionato della compagine isolana.”

La sfida di domenica al Genoa del nuovo tecnico Patrick Vieira: lei che partita si aspetta? Quale può essere la chiave tattica per avere la meglio sui liguri?

“Quando c’è il cambio di allenatore la gara successiva è sempre un’incognita. Il Grifone ha ingaggiato Vieira, un tecnico tutto da scoprire. In questo momento Pinamonti e compagni sono un po’ in affanno, ma il Cagliari dovrà stare in campana. La chiave sarà sicuramente quella di restare uniti e compatti a livello di squadra, non mollando neanche di un centimetro per novanta minuti e oltre. Sarà inoltre fondamentale limitare il numero degli errori e, infine, impostare la gara in modo propositivo con l’obiettivo ben chiaro di ottenere i tre punti. Per conto mio i sardi hanno tutte le credenziali per uscire da Marassi con dei punti importanti in tasca.”

Una riflessione generale, a lungo raggio, sulle prospettive del Cagliari: per quello che hanno mostrato fino ad oggi (un buon calcio alternato a qualche pausa e ad alcune prestazioni totalmente negative), secondo lei dove possono realmente arrivare i ragazzi di Davide Nicola?

“Il Cagliari, nel complesso, sta proponendo un ottimo calcio. Come abbiamo detto anche prima, a volte commette delle ingenuità dovute soprattutto alla scarsa esperienza di alcuni dei suoi interpreti. I rossoblù sanno sempre come tirare fuori il cuore – prerogativa tipica dei cagliaritani e dei sardi tutti – per riemergere dalle difficoltà.”


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