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UN MIRTO CON... FRANCESCO ZANONCELLI: "Cagliari in crisi? Si sapeva che ci sarebbe stato da soffrire. Gli obiettivi di questa squadra sono sempre stati ben chiari: per i rossoblù salvarsi equivale a vincere il campionato"

di Matteo Bordiga

Dopo Aldo Firicano è stato l’ultimo libero “duro e puro” a vestire la maglia rossoblù, portato in Sardegna dal suo “mentore” Gian Piero Ventura.

Ancora oggi Francesco Zanoncelli dimostra di avere un occhio di riguardo per la sua ex squadra: segue infatti sempre con attenzione e partecipazione le alterne fortune del Cagliari, mantenendo il suo proverbiale realismo e pragmatismo di fondo.

Francesco, il Cagliari subisce tanti gol e non segna quasi mai. Il centrocampo fatica a fare da collante con l’attacco e i punti sono appena due in cinque partite. Insomma, sembra funzionare davvero ben poco…

“Intanto diciamo che l’obiettivo dichiarato dalla società fin da inizio stagione è quello di raggiungere il prima possibile la salvezza: non credo ci siano o ci fossero altre ambizioni particolari. Per cui il fatto di soffrire andava messo un po’ in preventivo… Certo, magari negli ultimi tempi le cose stanno andando oggettivamente male – penso soprattutto all’ultima sfida, quella con l’Empoli – ma il Cagliari sapeva bene che sarebbe andato incontro a un campionato difficile e travagliato.

Le ripetute battute d’arresto hanno certamente creato malcontento e malumori tanto tra i giocatori quanto tra i tifosi, ma io sono convinto che la rosa sia stata allestita per poter ottenere la salvezza. C’è inoltre un allenatore che, da questo punto di vista, rappresenta veramente una garanzia. E la vittoria di ieri in Coppa Italia contro la Cremonese è comunque un’iniezione di fiducia per tutto il gruppo.

Ripeto, il focus va puntato sulla salvezza. Stop. Del resto non credo che ci siano mai state velleità diverse da parte della società. E anche i tifosi sono consapevoli del fatto che quello è il traguardo da tagliare, alla luce delle effettive potenzialità della rosa rossoblù.”

Per quello che ha potuto vedere finora, quali sono le maggiori criticità del Cagliari? Si fatica di più in difesa, a centrocampo o in attacco?

“Penso che sia più che altro un problema legato al collettivo. Inizialmente la squadra aveva anche fatto una buona impressione, poi è incappata in una serie di sconfitte subite contro avversari, comunque, molto scomodi. Questo va ricordato. Lo stesso Empoli, sulla carta poco quotato, in questo momento è una mina vagante per qualsiasi formazione di serie A.

I giocatori del Cagliari adesso devono compattarsi e ritrovare un po’ di fiducia e di autostima. L’ambiente deve restare tranquillo e continuare a far sentire il proprio sostegno tanto alla società quanto alla squadra. Anche perché, ripeto, gli obiettivi sono ben chiari: raggiungere la salvezza per l’undici isolano equivale a vincere un campionato.”


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