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UN MIRTO CON... FRANCESCO VELLUZZI: "Il Cagliari non può più sbagliare: servono almeno quattro punti tra Venezia e Monza. Rinunciando a Lapadula, a gennaio la società potrebbe prendere un'altra punta. E Nicola spinge per avere un nuovo portiere"

di Matteo Bordiga

Francesco Velluzzi, giornalista de La Gazzetta dello Sport, fa il punto sulla situazione attuale del Cagliari, alla vigilia del fondamentale impegno che domenica pomeriggio vedrà opposto alla formazione di Davide Nicola il Venezia di Eusebio Di Francesco.

Francesco, il Cagliari viene da una brutta sconfitta in Coppa Italia contro la Juventus e da due gare di campionato più che discrete, ma poco fortunate, contro Fiorentina e Atalanta. Cosa è lecito aspettarsi dai rossoblù da qui in avanti?

“Il Cagliari non può più permettersi di lasciare punti per strada. Dovrà farne almeno quattro nelle due sfide esterne contro Venezia e Monza, che sono due delicatissimi scontri diretti. Recentemente la squadra ha giocato bene, soprattutto nel primo tempo contro l’Atalanta. Con la Fiorentina i rossoblù si erano ben disimpegnati, ma di fatto non avevano mai tirato in porta. Ora non c’è più margine di errore: va benissimo esprimere un buon calcio, ma poi devono arrivare anche i gol e le vittorie.”

A suo avviso è possibile che la società, a gennaio, torni sul mercato soprattutto per risolvere l’annoso problema delle sterilità offensiva di Piccoli e compagni?

“Magari risparmiando sei mesi di ingaggio di Lapadula si andrà a prendere un altro attaccante, che di fatto ora serve come il pane: Piccoli non è un centravanti da quindici-venti gol. E la sua unica alternativa attualmente è Pavoletti, la sola vera punta centrale di cui dispone Nicola. Tra l’altro Pavoloso, a mio avviso, meriterebbe di giocare anche un po’ di più rispetto ai dieci-venti minuti che solitamente gli vengono concessi dal tecnico piemontese.

La difesa non verrà toccata, mentre Nicola sta premendo per avere un nuovo portiere. Personalmente non sono molto d’accordo col mister, perché credo che Scuffet sia un ottimo estremo difensore: se fosse per me, gli restituirei immediatamente il posto da titolare. Sherri non ha l’esperienza per giocare in serie A, anche se se la cava molto bene coi piedi. Il fatto di impiegare stabilmente il portiere albanese è un chiaro segnale che Nicola sta mandando alla società affinché venga ingaggiato un nuovo numero uno. Ma non sarà un affare semplice da condurre in porto: nessuna società darebbe via a gennaio il suo portiere di riserva, perché a tutti fa comodo un ottimo ‘secondo’ alle spalle del titolare. L’Inter non cederebbe certo Martinez, la Juve non si priverebbe mai di Perin e così via.”


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