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UN MIRTO CON... ANDREA MANDORLINI: "L'Atalanta in questo momento è difficilissima da affrontare, ma sabato la spinta del pubblico potrebbe aiutare il Cagliari a fare l'impresa. La Dea può davvero vincere lo scudetto? Io dico di sì..."

di Matteo Bordiga

Leggenda vivente dell’Internazionale ma anche ex giocatore e allenatore - tra le altre - dell’Atalanta, Andrea Mandorlini prova ad analizzare la sfida che sabato vedrà contrapposto il Cagliari alla Dea di Gian Piero Gasperini.

Andrea, che considerazioni si possono fare in previsione del match di sabato prossimo all’Unipol Domus?

“L’Atalanta martedì sera col Real Madrid ha fatto benissimo: personalmente mi ha destato una grande impressione. Però il Cagliari in casa è competitivo e, benché la Dea in questo momento sia in assoluto una delle formazioni più difficili da affrontare, a mio avviso ha la possibilità di fare risultato. Tra l’altro queste partite così prestigiose e impegnative di Champions League portano sempre via qualcosa in termini di energie psicofisiche. E, ripeto, con l’aiuto del proprio pubblico i rossoblù potrebbero trovare la forza e la qualità necessaria per strappare un risultato positivo.”

Il Cagliari in casa adotta spesso un modulo, il 4-2-3-1, piuttosto propositivo. In trasferta, invece, a volte rinuncia a un uomo dietro all’unica punta. Sfidare l’Atalanta a viso aperto potrebbe essere la chiave per metterla in difficoltà?

“Neanche il Real Madrid ha avuto vita facile coi nerazzurri bergamaschi. Io credo che, aldilà dei moduli e degli uomini che Nicola impiegherà, al Cagliari servirà una grande prestazione di squadra per sorprendere gli orobici. E il resto lo farà lo stadio e l’ambiente, che potrebbe dare una mano significativa ai rossoblù in occasione di questo impegno così probante.”

Andrea, lei crede alla possibilità che l’Atalanta possa davvero mettere le mani sullo scudetto? Quest’anno Lookman e compagni sembrano ancora più competitivi, determinati e, finalmente, consapevoli delle loro reali potenzialità.

“È ancora molto presto, ma io dico che il miracolo può accadere. L’Atalanta, con il trionfo in Europa League, ha dato ancora più sostanza e consistenza alla sua realtà. Quindi perché no? Di questo passo potrebbe arrivare anche il tricolore. Forse l’unico limite potrebbe essere quello della profondità della rosa, che non sappiamo se sarà sufficiente a reggere i tre impegni settimanali da qui fino alla prossima primavera. Ma tecnicamente, tatticamente e moralmente l’Atalanta ha tutti i presupposti per essere protagonista in serie A fino alla fine.”


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