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Unione Sarda - Astori e Canini, i corazzieri rossoblù

di Niccolò Schirru

I giganti aspettano la Roma. Impeccabili, pronti e coraggiosi, Michele Canini e Davide Astori vedono la gara dell'Olimpico di sabato con la solita tranquillità. Super contro il Palermo, a cui hanno concesso solo pochi spunti (Pastore, Ilicic e Maccarone hanno trovato pane per i loro denti), ora avranno a che fare con altri tre guastafeste niente male, Totti, Menez e Borriello.
IMPECCABILI Contro i rosanero nessuna sbavatura, ora è il momento di rinverdire i fasti anche in trasferta contro una grande come la formazione guidata dall'ex di turno Claudio Ranieri. E con il ritorno di Cossu, gli attaccanti, chiamati a fare gli straordinari con il Palermo tra difesa e attacco, ora dovranno pensare soprattutto a mettere in difficoltà Mexes e Juan.
SERENITÀ «Ce la giocheremo», dichiara pacato Canini, «stiamo mettendo in pratica i dettami dell'allenatore e i meccanismi arrivano automaticamente». Nessun timore della Roma: «Abbiamo una consapevolezza», sottolinea il difensore cresciuto nell'Atalanta, «sappiamo di potercela giocare con chiunque». Con il Palermo Canini se l'è cavata egregiamente: «In difesa abbiamo disputato tutti una prestazione molto buona, siamo stati bravi a chiudere tutto, senza correre rischi eccessivi. Nel primo tempo siamo stati perfetti, mentre nel secondo, gol di Pastore a parte, siamo stati abili a rimanere corti, dando poco spazio alle loro mezzepunte». Canini spende una parola per Nenè, che contro la squadra di Delio Rossi ha sostituito Cossu nel migliore dei modi: «Ha fatto un grande lavoro», conclude, «nonostante non giocasse nel suo ruolo è riuscito a trovare la continuità giusta, facendo salire la squadra e permettendo agli attaccanti di andare in profondità».
NENÈ PROMOSSO La prova di Nenè ha trovato consensi anche nelle dichiarazioni di Astori, che addirittura la butta sul ridere: «Se giochiamo sempre così, con la Roma possiamo partire anche con quattro punte». Sorriso gigante, occhi che brillano, Davide è ormai un punto fermo della squadra e nelle prossime gare sa di giocarsi molto, avendo cognizione di essere uno degli osservati speciali per la difesa della Nazionale azzurra: «I complimenti fanno sempre piacere», dice, «per me è un onore riceverli. Non lo nego», aggiunge, «spero in altre convocazioni. Ma adesso dobbiamo pensare alla sfida con la Roma, che verrà dalla gara di Coppa Italia con la Lazio ma penserà a far bene anche in campionato, dove non è distante dal Milan. Noi dovremo ripetere la gara disputata contro il Palermo. In quell'occasione siamo stati molto compatti e i giovamenti tra le linee si sono visti».
L'ATTESA Gara in notturna e clima infuocato, come sempre accade all'Olimpico per le gare interne dei giallorossi: «Andiamo sapendo di poter fare bene», conclude Astori, «siamo un gruppo molto unito e soprattutto siamo consapevoli di potercela giocare».