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Repubblica GE - Ritorno di fiamma per Balotelli. Gaston Pereiro rimane in stand-by

di Redazione TuttoCagliari

"Ritorno di fiamma per Balotelli. Gaston Pereiro rimane in stand-by". Così titola l'edizione genovese de La Repubblica. L’attaccante ha fatto sapere che sarebbe pronto tentare una nuova avventura con i rossoblù, con un ingaggio non certo vertiginoso. C’è il sì anche del fantasista uruguaiano, che però dovrà aspettare gli eventi. 

L'entusiasmo per l'arrivo di Balotelli in città ha contagiato molti, tanto che mercoledì sera circolava la voce, poi rivelatasi infondata, che l'attaccante avesse preso una stanza al Mellia, lussuoso hotel a cinque stelle di Carignano - riferisce il quotidiano -. La possibilità di vedere il trentaquattrenne ex giocatore di Inter, Milan, Manchester City, Liverpool e Olympique Marsiglia tornare in auge è cresciuta proprio mentre sembrava che le sue chance fossero svanite.

Attraverso il suo agente Enzo Raiola, cugino del famoso Mino, Balotelli ha espresso il desiderio di giocare per una squadra appassionata come quella rossoblù e di essere allenato da un ex attaccante di calibro come Gilardino, senza preoccupazioni economiche. L'amministratore delegato Blazquez, che può firmare contratti fino a 400 mila euro lordi senza dover ottenere approvazioni dagli Stati Uniti, trova che questa cifra sia accettabile per Super Mario.

È così finito in standby l’uruguaiano Gaston Pereiro, trequartista macino di 29 anni. Era stato proprio Gilardino, dopo il no a Candreva e le perplessità legate al carattere di Balotelli, a fare il nome del talentuoso uruguagio. Inutilizzabile Messias, gli serve infatti un giocatore che salti l’uomo e Gaston Pereiro tra gli svincolati di una certa affidabilità è l’unico con queste caratteristiche. Era tutto fatto, trovato anche l’accordo economico (meno dei famosi 400 mila euro lordi) con rinnovo automatico in caso di salvezza. Il ds Ottolini aveva anche chiesto informazioni a Breda, il suo mister, ricevendo una relazione più che lusinghiera: “Questo con la serie B non c’entrava niente…”.


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