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Libero - Galli: "Fonseca va aiutato, se no subito Allegri"

di Redazione TuttoCagliari

L'ex portiere del Milan  Giovanni Galli ha parlato del deludente avvio di stagione dei rossoneri in un'intervista concessa a Libero: "Per essere da Milan non servono solo i piedi buoni, ma bisogna essere anche uomini veri -. ha esordito Galli -. Ai rossoneri mancalo zoccolo duro di giocatori italiani, che diano il senso di appartenenza. Per gli stranieri purtroppo un club vale l’altro: non sanno il valore di quella maglia, che va onorata sempre. Per i tifosi e per la storia dei campioni con la C maiuscola che l’hanno indossata. Non come certi pseudo top player odierni della squadra che della parola campioni non hanno neanche la C iniziale....  Come valutp l’inizio di stagione? Erano partiti malissimo, poi le tre vittorie di fila sembravano essere statela svolta. Invece a Firenze sono ricaduti negli errori di inizio campionato e ci hanno messo del loro per perdere. A partire dall’atteggiamento sbagliato di qualche giocatore....  La vicenda rigori? Questa è stata la cosa più brutta. È lampante come qualcosa non funzioni. Alcuni giocatori sembra che ti facciano un piacere a giocare, il Milan non merita questo. Ci possono essere delle divergenze di vedute con l’allenatore, ma l’impegno non deve mancare mai: piuttosto litigo nello spogliatoio col tecnico se non ne condivido le idee, ma non faccio un dispetto alla squadra giocando svogliatamente". 
 

"Alla luce di quanto successo Fonseca ha in mano il gruppo? C’era già stato il precedente del cooling-break con la Lazio,adesso iniziano a essere troppi certi episodi - prosegue Galli -. Baresi, Massaro e Ibra devono far capire come si sta al Milan. Al Milan non ci si diverte: si lavora e si suda per rendere onore alla sua storia. Mi spiace per Fonseca: lo ritengo un bravo allenatore, che avrebbe avuto bisogno di un supporto maggiore da parte di tutti. Gli episodi di Firenze non sono un bel segnale per lui.... Tra i possibili successori si parla di Sarri? Maurizio è molto bravo, ma ha bisogno di allenare e lavorare tutti i giorni con la squadra. Ergo gli serve tempo e può pagare dazio all’inizio: va aspettato nei primi 2-3 mesi per raccogliere i frutti del suo lavoro. Se invece si punta a una svolta immediata, il nome giusto è quello di Allegri. Max è pragmatico e in 2 minuti ti rimette in piedi la squadra: difesa ferrea e davanti spazio alle individualità".


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