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La Nuova Sardegna - Pastorin: "Retrocessione vissuta senza drammi, nell'isola prevale l'orgoglio di un'appartenenza. Mio figlio cresciuto col mito di Riva"

di Redazione TuttoCagliari

Il giornalista scrittore Darwin Pastorin, intervistato da Antonello Palmas per La Nuova Sardegna, ha parlato del suo rapporto con la Sardegna e della retrocessione del Cagliari: "Il mio rapporto sportivo con la Sardegna? Mio figlio Santiago da parte di mamma Olga è sardo. Suo nonno Pietro era di Tiana. E la nonna Grazia è di Teti. Io sono juventino, ma Santiago tifa Cagliari. Da quando è nato è stato bombardato di messaggi bianconeri, ma nulla da fare. Ha 4 anni quando io e Olga lo portiamo allo stadio per Juve-Parma. Segna Trezeguet, lo abbraccio ma lui scappa. Lo seguo: Santi, dove vai? Papà, come te le devo dire, io sono del Cagliari”. E ha convinto anche il cugino Leonardo. È cresciuto col mito di Riva e gliel’ho fatto conoscere è stato bellissimo. Con Gigi ho un rapporto forte, come lo ebbi con Nenè, campione e persona dalla bontà difficile incredibile. Chissà che delusione in casa per la retrocessione? Ciò che mi dispiace è che quest’anno la nostra partita Juve-Cagliari non ci sarà. Ma a differenza di altre realtà, vedo che nell’isola questo momento viene vissuto senza drammi, prevale l’orgoglio di un’appartenenza. E anche per mio figlio non cambia nulla".


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