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Inter, un colpo all'orizzonte. Corsport: "Chivu può fare solo Palestra"

di Redazione TuttoCagliari

Spazio al mercato dell'Inter sul Corriere dello Sport: "Chivu può fare solo Palestra", titola il quotidiano. 

All’interno della dirigenza nerazzurra sta prendendo forma una linea chiara: puntare tutto su Marco Palestra oppure non intervenire affatto. Lo stop prolungato di Denzel Dumfries rappresenta senza dubbio un problema rilevante, ma l’idea prevalente è che una soluzione temporanea non sposterebbe realmente gli equilibri. Meglio allora valorizzare le risorse già presenti in rosa.

In quest’ottica, l’Inter è pronta ad affidarsi ancora a Luis Henrique, apparso in crescita nelle ultime settimane, al rientrante Matteo Darmian e, in caso di necessità, anche a un Carlos Augusto adattato sulla corsia. Questa è la fotografia del momento, pur con la consapevolezza che il mercato può sempre riservare cambi di rotta. La priorità, però, resta un’altra: assicurarsi un rinforzo strutturale in vista della prossima stagione.

Uno scenario che acquista ancora più peso se si considera che il futuro di Dumfries a Milano non appare più così scontato. Il recente cambio di procuratore viene letto come un segnale da non sottovalutare. Ed è proprio qui che entra in scena il nome ritenuto ideale: Marco Palestra.

L’esterno, attualmente in prestito al Cagliari, sta vivendo una stagione di costante crescita. Le prestazioni offerte settimana dopo settimana lo hanno trasformato in un elemento determinante, capace di incidere sia sul piano atletico sia su quello tecnico. A rendere il profilo ancora più appetibile ci sono l’età – 21 anni da compiere il 3 marzo – e la nazionalità italiana, caratteristiche perfettamente in linea con i parametri imposti da Oaktree.

Il nodo principale resta però economico. Le prestazioni di alto livello hanno fatto lievitare la valutazione del cartellino, con stime di mercato che iniziano a spingersi verso i 40 milioni di euro. Una soglia forse non ancora ufficialmente raggiunta, ma che fotografa bene la tendenza. Del resto, l’Atalanta ha confermato negli anni di essere una società poco incline agli sconti, soprattutto quando non ha l’urgenza di vendere.

Nonostante ciò, i rapporti tra i due club restano solidi. Eventuali tensioni legate a situazioni passate, come il dossier Lookman, sembrano superate, come dimostra anche l’operazione Zalewski. Segnali che lasciano intendere la possibilità di un dialogo concreto, magari con l’inserimento di contropartite tecniche gradite alla società bergamasca.

Un altro fattore chiave è il tempo: muoversi con anticipo potrebbe consentire all’Inter di bruciare una concorrenza già ampia e qualificata, evitando aste estive difficili da gestire.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: perché non tentare l’assalto già a gennaio? La risposta è legata a una serie di incastri complessi. In primo luogo, il Cagliari difficilmente rinuncerebbe a metà stagione a un giocatore diventato centrale nel progetto tecnico. Inoltre, ogni ingresso nel mercato invernale, senza una contestuale uscita, comporterebbe la necessità di escludere un elemento dalla lista UEFA, un’ipotesi che il club vuole evitare.


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