Corsport - Attacco Cagliari, ora serve la svolta
Il Corriere dello Sport stamattina titola: "Attacco Cagliari, ora serve la svolta". I conti rossoblù non tornano nel gioco offensivo. Tante occasioni ma poche reti: Nicola a caccia delle soluzioni già da domenica a Venezia.
La gara contro la Juve ha confermato i problemi offensivi: la squadra di Nicola ha commesso il grave errore di non segnare in avvio di partita con Lapadula e la Juventus è approdata di goleada ai quarti di finale - osserva Ivan Paone -.. Quattro reti indigeste per i rossoblù che domenica dovranno fare i conti con una diretta concorrente, il Venezia di Di Francesco, alla disperata ricerca di punti salvezza.
Nel corso del campionato, il Cagliari non è riuscito a segnare in otto delle sedici partite giocate, accumulando solo 15 gol, un risultato superiore solamente a squadre come Lecce con 10 reti, Genoa con 13, e Empoli e Monza con 14. Nel differenziale tra reti segnate e subite il Cagliari segna un pesante -11. Piccoli è in testa alla lista dei marcatori del team con quattro gol in campionato e altri due in Coppa Italia, mentre Luvumbo ha realizzato solo una rete. Pavoletti e Lapadula non sono ancora riusciti a segnare, e neppure Kingstone, che ha avuto solo 45 minuti di gioco distribuiti su due partite.
Attribuire la scarsa efficacia offensiva del Cagliari esclusivamente agli attaccanti sarebbe però un'analisi incompleta - è il pensiero di Paone -. Nel calcio contemporaneo, il contributo dei centrocampisti alla fase realizzativa è cruciale. Ad esempio, ai recenti campionati europei, i migliori attaccanti non hanno superato le tre reti, e in una vittoria schiacciante come il 6-0 dell'Inter contro la Lazio, l'unico gol di un attaccante è arrivato da Thuram al 90', quando il risultato era già deciso. Di conseguenza, i problemi del Cagliari non riguardano solo gli attaccanti poco incisivi, ma anche i centrocampisti che faticano a contribuire significativamente al punteggio.