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Christillin bacchetta Folorunsho: "Roba da Medioevo Se non viene punito il codice va cambiato"

di Redazione TuttoCagliari

Evelina Christillin, che per quasi un decennio ha rappresentato l’Uefa all’interno del Consiglio Fifa, non nasconde il suo disappunto di fronte all’ipotesi che Michael Folorunsho possa uscire senza sanzioni dopo il caso esploso in seguito alle frasi rivolte a Hermoso durante Cagliari-Roma. Intervistata dalla Gazzetta dello Sport, esterna tutto il suo disappunto: "È inaccettabile. Se davvero un episodio di questa gravità non viene punito perché il codice di giustizia sportiva non lo prevede,bisogna cambiare subito il codice. Fifa, Uefa e la stessa Figc si muovono molto sulla parità di genere e nella lotta contro la violenza sulle donne? Vero, sene occupano gli Statuti di tutti questi organismi, basterebbe armonizzarli con i Codici. Mi sembra ci sia una disparità statutaria e regolamentare che non può reggere. Una cosa del genere non esiste, tanto più in tempi di codice rosso e di impegno diffuso contro i femminicidi. Ci vedo tanta ipocrisia e sono amareggiata dalfatto che nessuno dei vertici calcistici abbia ancora detto una parola. 

Christillin si sofferma sulla norma che limita i casi in cui è possibile l’utilizzo della prova tv a «condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressione blasfema»: "Da cattolica mi chiedo, che cosa siamo, il Paese dell’ipocrisia cattolica? Proprio nel giorno dell’Immacolata si debba parlare della donna ancora additata come portatrice del peccato fa particolarmente effetto. Una norma che prevede sanzioni solo in caso di blasfemia ci riporta al Medioevo. Ci riporta a un’era che pensavamo superata in cui la donna era fonte di lussuria e peccato, additata alla pubblica gogna a prescindere. O peggio, accusata falsamente di stregoneria e messa sul rogo perché se l’era meritato...". 

Sembra ci siano anche pochi margini per procedere d’ufficio, come invece avverrebbe in caso di insulti razzisti. Ed è gravissimo, questo non è razzismo ma è una violenza di genere spaventosa - rincara la dose Christillin -. Offese sessiste pesantissime come quelle che abbiamo visto a Cagliari, con tanto digesto, sono considerate socialmente più accettabili di una frase razzista? È questo il messaggio che vogliamo mandare ai ragazzi che ancora guardano ai calciatori come a dei modelli a cui ispirarsi? È questa l’immagine dell’Italia che vogliamo far girare nel mondo? Bisogna cambiare al più presto il Codice e fare in modo che certe cose non restino impunite,far sì che non ci siano dubbi né scusanti".


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