Atalanta, da Palestra a Bernasconi. Gazzetta: "Difesa e cross. Ecco l’ultimo gioiello cresciuto in casa"
"Difesa e cross. Ecco Bernasconi, l’ultimo gioiello cresciuto in casa". Così titola stamattina La Gazzetta dello Sport. L’esterno, dopo la bella prova con il Chelsea, è pronto a sostituire Bellanova infortunato.
L’ascesa di Lorenzo Bernasconi procede a una velocità impressionante. Meno di tre mesi fa il giovane cresciuto nel vivaio dell’Atalanta celebrava il suo debutto in Serie A, cinque minuti contro il Lecce utili soprattutto per rompere il ghiaccio. Appena tre giorni più tardi è arrivata un’altra tappa fondamentale: la prima volta da titolare in Champions League.
Martedì, Raffaele Palladino lo ha schierato dal primo minuto contro il Chelsea, e l’esterno non ha tradito le attese. Nell’impresa che ha portato al prestigioso 2-1 sui campioni del mondo guidati da Enzo Maresca, Bernasconi ha brillato sulla fascia sinistra, imponendosi per energia, intraprendenza e una maturità tecnica sorprendente per un ragazzo che fino alla scorsa stagione militava ancora nell’Under 23.
Il suo percorso di crescita gode di unanime apprezzamento. Prima Ivan Juric gli aveva spalancato la porta della prima squadra, ora Palladino ha colto rapidamente il suo potenziale e, dopo un breve periodo di apprendistato, gli ha concesso una chance importante che il ragazzo ha sfruttato nel migliore dei modi. Bernasconi è uno dei talenti più promettenti di Zingonia, ennesimo motivo di orgoglio per la famiglia Percassi, che negli anni ha visto sbocciare giocatori come Scalvini e Carnesecchi.
E oggi, complice l’infortunio di Raoul Bellanova — una lesione tra il primo e il secondo grado al bicipite femorale destro, con uno stop stimato tra i 30 e i 40 giorni — il suo ruolo diventa ancora più centrale nelle rotazioni dell’Atalanta.
La svolta nella sua carriera era già arrivata in estate: durante il ritiro, Juric aveva scelto di trattenere lui e di mandare Palestra in prestito al Cagliari. Il gol in amichevole contro il Lipsia, un sinistro al volo impeccabile, era stato il suo biglietto da visita. Juric era rimasto colpito dal suo mancino educato, lo stesso che in Under 23 aveva prodotto 3 gol e 10 assist con Francesco Modesto, l’allenatore che più ne ha modellato il carattere.
Già Gian Piero Gasperini ne aveva intravisto le qualità, portandolo più volte in prima squadra, anche se senza concedergli minuti ufficiali. Ora, invece, Bernasconi non è più solo una promessa: nel giro di poche settimane si è trasformato in una risorsa imprescindibile per la Dea.