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Vittorio Sanna: "Il calcio che il Cagliari propone piace, ma serve più attenzione"

di Giorgia Zuddas

Nel suo "Commento a caldo" per Galleria Progetti, il giornalista Vittorio Sanna ha analizzato la prestazione del Cagliari nel match di ieri pomeriggio contro il Pisa: "Sono partite che devi vincere, ma per riuscirci è necessario avere tutte le strategie a disposizione, per saper leggere ogni momento della gara. Il Cagliari questo non è riuscito a farlo: non ha saputo cambiare registro nel momento in cui ha ribaltato il risultato. Nel primo tempo ha cercato la vittoria, lo ha fatto anche rischiando, esponendosi e quindi, in qualche modo, non proteggendosi adeguatamente. In più di un'occasione ha rischiato di subire gol, ma lo ha fatto con il piglio di una squadra che voleva vincere la partita. Da questo punto di vista, ha fatto ciò che le si chiedeva: rischiare, evitando però che la gara diventasse facilmente neutralizzabile.

Il Cagliari si è esposto, ha provato a giocare il proprio calcio, ha cercato i fraseggi e in alcuni momenti si è presentato anche in modo interessante all'interno dell'area di rigore avversaria. Ma, se andiamo a guardare le occasioni più nitide del primo tempo, queste sono state soprattutto quelle in contropiede del Pisa. Il pericolo è arrivato nella prima parte di gara con un calcio di rigore che ha rotto l'equilibrio (...) Da lì è arrivata la capacità di ricominciare nella ripresa, di interpretare meglio la partita e di trovare il gol del pareggio grazie a due cambi azzeccati. L'ingresso di Idrissi per Obert ha dato maggiore solidità sulla sinistra, mentre quello di Zappa ha fornito l'autore dell'assist per il gol di Folorunsho.

Forse Folorunsho è stato tolto troppo presto, in un momento in cui avrebbe potuto diventare determinante. L'alternativa su quella fascia non era un'alternativa offensiva, con Deiola che si è spostato e Mazzitelli che ha preso posizione in mezzo al campo, ma poteva anche starci, considerando che bisognava continuare a inseguire il risultato. Un risultato che poi è passato dalla parte del Cagliari grazie all’ennesima conferma di una dinamica ormai nota: quando se ne assenta uno, ce n'è un altro che rinasce. In questo caso è stato Kılıçsoy, autore di un grande gol nato in collaborazione con Gaetano. La trama dell'azione è partita da lui ed è stata ancora una volta una giocata di calcio vero, pulito. Sembrava il giusto premio alla rincorsa del Cagliari, che però ha continuato a giocare allo stesso modo, insistendo su quei fraseggi corti che, in una delle palle perse, hanno permesso al Pisa di ripartire in contropiede e trovare il gol del pareggio.

È difficile individuare errori marchiani, errori fatali di grande portata. Qualcosa, però, va detto: il Cagliari deve continuare a migliorare, giocando con maggiore precisione. Il calcio che sta proponendo è un calcio che piace, che i tifosi apprezzano, ma allo stesso tempo bisogna fare attenzione a non rischiare troppo quando il risultato è a favore e a prendersi qualche licenza in meno nei momenti in cui non è necessario inseguire. È l’unica vera annotazione da fare, perché per il resto la squadra ha provato a fare ciò che rientrava nelle sue possibilità. Non tutti hanno risposto allo stesso modo, ma anche questo fa parte del gioco: altrimenti si parlerebbe solo di potenzialità e non dei momenti che i singoli attraversano. Ne è uscito un 2-2 che lascia la sensazione di aver perso almeno un punto. Forse non due, ma almeno uno sì. Considerando che una vittoria avrebbe portato tre punti al Cagliari e zero al Pisa, nello scontro diretto, resta un po’ di amaro in bocca.  Il vantaggio sul Pisa rimane di quattro punti, ma resta anche la sensazione di una mancata vittoria che poteva essere gestita meglio con un pizzico di esperienza in più".


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