Pedullà: "Se il Cagliari avesse chiuso il primo tempo 2-0 non ci sarebbe stato nulla da dire. Zaniolo poco furbo: comportamento ingiustificabile"
Il giornalista Alfredo Pedullà, tramite un video postato sul proprio canale Youtube, ha analizzato Cagliari-Atalanta di ieri pomeriggio. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Su Cagliari-Atalanta c’è poco da dire, sinceramente. Le immagini del primo tempo hanno parlato molto più chiaramente di quanto possa fare io ora. Carnesecchi è stato straordinario: credo che, se il Cagliari avesse chiuso il primo tempo in vantaggio con due gol, non ci sarebbe stato nulla da obiettare. L’Atalanta, dal canto suo, è normale che paghi un minimo di fatica: puoi vincere 10, 15, 18, o persino 21 partite di fila, ma è una squadra forte, con un organico profondo. E quando il tuo portiere ti salva con parate clamorose, riesci a restare in piedi e aumenti le possibilità di andare a segno dopo aver evitato di subire gol. Carnesecchi, infatti, ha fatto interventi eccezionali, e su Zaniolo la penso esattamente come Gasperini: è inammissibile che, nel 2024, si vedano ancora certi atteggiamenti, come andare sotto la curva avversaria per provocare i tifosi. Sono cose assurde, inaccettabili, e ancora più incomprensibili se non impari neppure dai tuoi errori. Non voglio scivolare nel populismo o nella retorica su quanto guadagnano i calciatori, ma il comportamento di Zaniolo è difficile da giustificare. In campo sta facendo bene, lo riconosco: il gol contro la Roma è stato importante per blindare il risultato, e quello di oggi è pesantissimo, perché mette l’Atalanta in una posizione ideale per guardare gli altri dall’alto, aspettare Lazio e Inter, e affrontare con serenità i prossimi impegni. Però c’è un modo giusto di festeggiare: fallo con i tuoi compagni, fallo sui social, ma non provocare. Non ha senso. Anche Gasperini, dal mio punto di vista, ha fatto bene a sottolinearlo. Zaniolo non ha più 18 anni: questo atteggiamento, oltre a essere sbagliato, è controproducente. Come ha detto giustamente il tecnico, non è stato neanche furbo: hai appena segnato un gol pesante, hai sbloccato la partita, e vai a provocare i tifosi avversari, accendendoli invece di lasciarli nella delusione. È una mossa che rischia di alimentare la reazione dell’avversario, anziché spegnerla. Insomma, non c’è modo di giustificare un comportamento del genere. Non ha senso nemmeno scusarsi sui social: certe cose non devono proprio accadere. Punto".