Pastore: "Folorusho-Hermoso? Cafoneria non prevede prova tv. Succede anche al calcetto del giovedì".
Nel corso di Fontana di Trevi, in onda sui canali di Cronache di Spogliatoio, il giornalista Giuseppe Pastore ha parlato del caso Folorunsho-Hermoso, verificatosi durante Cagliari-Roma. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Per me l’episodio che si commenta è un gesto di momento di grande cafoneria di Folorunsho sicuramente. Non sappiamo cosa gli stesse dicendo Hermoso, che non era inquadrato in quel momento, ma arrivo a dirvi che, siccome sentivo invocare prove televisive eccetera, la cafoneria non prevede la prova televisiva. Sono insulti piuttosto beceri e piuttosto pesanti, ma non tali secondo me da portare a squalifiche o espulsioni addirittura. Mi dispiace che poi il discorso venga ricondotto a fedi calcistiche, trascorsi. Il giocatore è un ex settore giovanile della Roma, quindi c’è stato anche un contornamento di malanimo. È una cosa che succede da che ho memoria, e anche da prima che io abbia memoria: nel calcio credo che ci si insulti a un plein air le generazioni e gli alberi genealogici. Non dovrebbe succedere, ma succede e succederà credo in qualunque calcetto del giovedì, perché non c’è bisogno di andare in Serie A per trovare momenti di questo tipo. Non pretendo che i calciatori siano dei fini pensatori, e non mi pare che sia il caso né di Folorunsho né di Hermoso a giudicare dalla partita di ieri. Fine: secondo me ci si è ricamato… non dico un po’ troppo, perché è sgradevole - la scena è molto, anche di gesti e cose davvero brutte - però non saprei andare oltre. C’è il cattivo esempio, va bene, però non di qui a chiedere… questa è la mia opinione decisa in merito".