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Il Blob del 2010 - Da Allegri a Bisoli, le frasi celebri che hanno colorato l'anno rossoblù

di Gabriele Lippi
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«Insieme abbiamo studiato il calendario. Gennaio, febbraio e la prima settimana di marzo saranno decisivi. In due mesi ci giochiamo la salvezza».
1 gennaio 2010. Massimiliano Allegri sembra un profeta. Il Cagliari si salverà a metà febbraio e poi smetterà di giocare.

«Mio figlio non mi vuole proprio bene»
6 gennaio 2010. Bruno Conti commenta così il gol del figlio che regala il pareggio al Cagliari a tempo scaduto contro la Roma. Amore di papà, adesso basta...

«Dedico questa rete alla mia famiglia, che mi sta sempre vicina, anche nei momenti più difficili»
6 gennaio 2010. Daniele Conti dedica ai suoi il gol del pareggio contro la Roma. Papà ne avrebbe fatto volentieri a meno, Danié

«Questa squadra ha enormi motivazioni, spesso date da una voglia sempre viva. Il lavoro rende, l'unità anche, non so dire se si potrà costruire qualcosa di grande, siamo troppo abituati a tenere i piedi per terra. Una cosa è certa, difficilmente staremo a guardare le nostre avversarie».
Alessandro Agostini. Per la serie “anche le cose più difficile accadono”.

«Ci vuole tanto per arrivare così in alto e pochissimo per distruggere tutto».
11 gennaio 2010. Massimiliano Allegri dopo la vittoria col Bologna. Allora te la tiri proprio...

«Vado a comprarmi il West Ham. Voglio chiudere in fretta e salvare la squadra»
14 gennaio 2010. Massimo Cellino ci credeva, qualcun altro, evidentemente, un po' meno.

«Ho scoperto che gli Hammers hanno una tifoseria incredibile. Se ce l'avessimo qua a Cagliari, i rossoblù sarebbero già in Coppa dei Campioni».
16 gennaio 2010. Massimo Cellino spiega perché vuole comprare il West Ham. Piani alternativi: trasferire i tifosi degli Hammers al Sant'Elia o portare il Cagliari a Upton Park.

«Avete visto Larrivey? L'ho sempre detto. Con quel numero - il 23 - può solo fare bene».
16 gennaio 2010. El Bati ha segnato due gol contro il Livorno e il presidente Cellino punta tutto su di lui. Saranno gli ultimi due gol dell'argentino con la maglia del Cagliari.

«Ormai Larrivey è un giocatore ritrovato»
16 gennaio 2010. Massimiliano Allegri da una speranza per il ritrovamento di Larrivey, ma i fatti lo smentiranno presto. Continuate pure a cercarlo. Se ne avete voglia.

«Ma io non ce l'ho fatta ad arrivare senza peccato al matrimonio».
23 gennaio 2010. Nené su fede e sesso pre-matrimoniale. Sincero!

«Quasi quasi San Siro mi spaventa meno»
6 febbraio 2010. Michael Agazzi teme più la prova di canto davanti ai compagni che l'esordio in serie A contro l'Inter.

«Ho in mente un grande progetto. Se le cose vanno come dovranno andare, allora succederà qualcosa d'importante»
7 febbraio 2010. Il presidente promette, ma preferisce mantenersi sul vago.

«No, perché resto al Cagliari e con questo è chiuso il discorso».
9 febbraio 2010. Ad Allegri chiedono della Juve. Lui dice una verità e una bugia: in bianconero non ci andrà, ma non resterà nemmeno al Cagliari.

«Io non sono certo un tipo che si emoziona, ma la sensazione che ho provato entrando in questo stadio è stata proprio indimenticabile»
14 febbraio 2010. Michael Agazzi commenta il suo esordio casalingo col Cagliari. Va bene, Bergamo e Trieste non saranno le città più calde d'Italia, ma se gli fa questo effetto il Sant'Elia, beh, qualcuno lo porti ad Anfield!

«Così come non ci siamo esaltati prima, non dobbiamo demoralizzarci adesso. Nulla è cambiato. Il nostro campionato deve andare sempre nella stessa direzione, d'altronde abbiamo tutto il tempo per levarci qualche soddisfazione»
28 febbraio 2010. Alessandro Matri rilancia dopo le sconfitte di Udine e Verona. Il Cagliari non vincerà più, fino alla fine del campionato.

«Non siamo appagati, sia chiaro, non ci accontenteremo dell'attuale classifica e andremo avanti alla ricerca di nuove sensazioni. Magari cerchiamo di non pensare all'Europa»
4 marzo 2010. Jeda prima della partita contro il Catania. E chi ci ha pensato più all'Europa?

«Resterò al Cagliari sino a quando il presidente non mi caccia via. Spero più a lungo possibile, ma non dipende da me».
9 marzo 2010. In quanto a portarsi sfiga da solo Allegri non ha certo rivali.

«La Giunta non approverà uno schema di gara (pratica che sarà istruita dal capo di gabinetto Francesco Cicero, da tempo nominato responsabile del procedimento) visto che le indicazioni di massima, che devono essere tradotte in un capitolato che tenga conto di parametri tecnici e situazioni oggettive dal punto di vista dell'interesse pubblico, erano già contenute nella precedente delibera di novembre - annuncia il sindaco Emilio Floris - la gara per l'assegnazione del diritto di superficie deve essere fatta in modo serio e aperto (a redigere il bando dovrebbe essere il responsabile dell'Edilizia sportiva Mario Mossa), anche se è innegabile che chi ha il maggior interesse a gestire lo stadio del futuro è il Cagliari calcio, la società che rappresenta la Sardegna ai massimi livelli».
31 marzo 2010. Il sindaco Emilio Floris ricorre alla vecchia tattica della supercazzola per dribblare la vicenda stadio. Lo scappellamento è rigorosamente a destra.

«Il sindaco deve essere nominato commissario governativo per poter affrontare tutti i problemi che potrebbero rallentare l'iter autorizzativo e realizzativo innanzitutto dello stadio».
3 aprile 2010. Mauro Pili trova la soluzione alla vicenda stadio. Onorevole, già quello ha difficoltà a sbrigare l'ordinario, ci manca solo che gli facciamo fare lo straordinario.

«Favalli potrebbe essere mio padre, ma in campo si fa valere bene»
3 aprile 2010. Daniele Ragatzu e il rispetto per gli anziani. Favalli avrà gradito senza dubbio.

«Neanche per sogno, l'ho fatto apposta perché c'era Ronaldinho, volevo fargli vedere che lo so fare anch'io».
3 aprile 2010. Ragatzu a chi gli chiede se il colpo di tacco a liberare Biondini fosse casuale.

«Voglio fare il calciatore professionista, anche perché giocare è l'unica cosa che so fare».
3 aprile 2010. A 18 anni Ragatzu sa già cosa vuole fare da grande. E conosce bene i suoi limiti.

«Si tratta di questioni superabili e non ci sarà bisogno di affidarsi alle procedure commissariali per superare le difficoltà burocratiche. La legge che il Parlamento varerà entro la fine della primavera darà ai sindaci sia incentivi economici che poteri speciali per rendere certi i tempi per l'approvazione delle pratiche e per l'apertura dei cantieri. Comune e società professionistica stanno lavorando bene assieme, proprio nello spirito che il Governo auspica».
13 aprile 2010. Il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi è ottimista sulla questione stadio. Se lo dice lui...

«Su questo siamo pronti a rispondere alle esigenze del Comune di Cagliari per portare avanti progetti che migliorino la qualità della vita di chi abita e di chi abiterà a Sant'Elia, che contribuiscano a creare quel lungomare senza soluzione di continuità da via Roma al rione e una grande zona verde che circondi lo stadio».
14 aprile 2010. Ugo Cappellacci già vede il nuovo quartiere di Sant'Elia. Manca solo la marmotta che confeziona la cioccolata.

«Quest'anno nessuno ci ha regalato nulla, non abbiamo davvero debiti con nessuno. Mancano ancora quattro partite e giocheremo sino all'ultimo sangue, ve lo assicuro»
19 aprile 2010. In termini di punti conquistati e lasciati sul campo Cellino non ha debiti con nessuno, crediti invece tanti. Bilancio in attivo, come sempre.

«In Sudafrica ci sarà anche Andrea. Ci sarà anche lui tra i ventitré perché se lo merita, sono certo».
13 maggio 2010. Cossu andrà ai mondiali, parola di Diego Lopez. Ah, se solo il ct fosse stato lui e non Lippi...

«Non mi privo degli 8 gol di Jeda che ha vissuto una stagione difficile. Tenteremo di rilanciarlo».
17 maggio 2010. Cellino promette a Ivan Paone: “Jeda non si tocca”. Le ultime parole famose.

«So di poter dare il mio contributo ovunque. Mi piacerebbe molto continuare a giocare in serie A»
23 maggio 2010. Larrivey e la serie A: una storia di amore non corrisposto.

«Presto la mia società toglierà il disturbo. Così l'amministrazione comunale e il gruppo che ruota attorno a Gigi Riva sarà finalmente contento»
26 maggio 2010. Cellino non ne può più e costruisce lo stadio fuori da Cagliari. Il presidente ne ha per tutti, anche per l'eroe dello scudetto. Scherza coi fanti...

«Sapevo che sarebbe finita così, nonostante il buon lavoro della Figc. Ma credo che alcune situazioni, come quella dello stadio di Cagliari, non abbiano aiutato il dossier dell'Italia a essere sufficientemente credibile».
28 maggio 2010. Secondo Cellino l'Italia avrebbe perso gli Europei del 2016 anche per colpa del Sant'Elia. Vuoi vedere che stavolta ha pure ragione?

«Ma di chi è questa suoneria? Neanche Lotito arriva a tanto»
23 giugno 2010. Alla presentazione di Bisoli un telefonino suona Sergio Leone e il presidente Cellino pensa al non troppo amato collega.

«Voglio giocatori felici e una squadra camaleontica»
23 giugno 2010. Bisoli disegna il suo Cagliari. La squadra ci ha pure provato ad essere camaleontica, per i giocatori felici ripassare più tardi.

«Per me il Cagliari equivale al Real Madrid».
23 giugno 2010. Bisoli e i valori delle squadre europee. Dài, tolto Cristiano Ronaldo ce la giochiamo.

«Tutti devono partecipare alla fase difensiva, attaccanti compresi, a meno che uno non mi dica di essere sicuro di segnare due gol a partita, ma chi è che può farlo? Neanche Messi»
23 giugno 2010. Il calcio di Bisoli. Messi forse può.

«Adesso vai in vacanza e stacca la spina, ci attende una lunga stagione»
23 giugno 2010. Ultime raccomandazioni del presidente a Bisoli. Per la definizione di “lungo” cfr. il dizionario Cellino della lingua italiana.

«Ho promesso a Galliani che lo avrei liberato e così farò».
23 giugno 2010. Cellino su Allegri. Le promesse le mantiene, ma gli piace fare i dispetti.

«Bisoli è tornato da noi! Diamogli il benvenuto».
Estate 2010. La campagna abbonamenti campeggia sugli autobus della città. I tifosi gli daranno il benvenuto, Cellino, qualche mese più tardi, il ben servito. Siamo al limite della pubblicità ingannevole.

«Sarò il capo branco».
19 luglio 2010. Bisoli si propone come maschio alfa. Gli altri lupi lo sbraneranno.

«Che cosa sogno? Chiudere la carriera qua a Cagliari, anche se nella vita e nel calcio non si può mai sapere».
22 luglio 2010. I desideri di Daniele Conti. Solo due parole: grazie capitano!

«Ho vissuto il finale di campionato e i primi giorni di raduno azzurro sperando nell'opportunità Samp. È normale essere ambiziosi. Pensavo a migliorarmi, a una nuova sfida, a una crescita internazionale con la Champions. Il rammarico c'è, non c'è dubbio. Ma costavo troppo e sono rimasto a Cagliari. A questa società devo tanto»
22 luglio 2010. Federico Marchetti recita alla Gazzetta dello Sport che andrà in edicola il giorno dopo l'epitaffio alla sua storia col Cagliari.

«Almeno quattordici-quindici gol»
27 luglio 2010. L'obiettivo di Nené. Per ora sono 4: forza El Tigre!

«In effetti il mister è tenace, ci tiene costantemente sull'attenti, magari con lui finiranno i miei alti e bassi»
30 luglio 2010. Lazzari prevede miglioramenti personali sotto la gestione Bisoli. Finiranno solo gli alti.

«Capisco le ragioni del presidente rossoblù, che si è scontrato con una totale incapacità amministrativa. Il Consiglio si è espresso per tempo, il bando per la costruzione dell'impianto doveva essere pubblicato a dicembre, mentre ancora non c'è traccia».
6 agosto 2010. Massimiliano Tavolacci, presidente della commissione urbanistica del comune di Cagliari, solidarizza col presidente. Ma se la colpa non è del consiglio e non è della giunta, di chi è?

«Le mie notti sono interminabili. Studio, penso, ripenso, cambio formazione, prendo appunti, mi invento qualcosa».
8 agosto 2010. Bisoli e l'insonnia tattica. Non dormire fa male.

«Per noi Daniele è fondamentale».
29 agosto 2010. Bisoli parla dell'assenza di Conti nell'esordio contro il Palermo. Cambierà idea.

«La squadra ha sposato il progetto tecnico. Si può avere fiducia».
31 agosto 2010. Ivan Paone (L'Unione Sarda) è ottimista. Si sbagliava, ma era in ottima compagnia.

«Noi giochiamo per i tifosi e se non li tratti come si aspettano... Noi andiamo allo stadio per farci applaudire ma Marchetti, anche per dei malintesi, se li è messi contro».
5 settembre 2010. Cellino ammette (tra le righe) di aver punito Marchetti sulla spinta dei tifosi. Il cliente ha sempre ragione.

«C'è sempre bisogno. Rivederlo in campo è un'ottima idea».
8 settembre 2010. Cellino fa un passo verso Marchetti. Che cominci a sentire puzza di ricorso?

«È stato un errore: è stato sottovalutato e penso che nessun prezzo giustifichi un sacrificio del genere».
20 settembre 2010. Un'orribile Bari-Cagliari convince Cellino che giocare alle 12:30 con 40° sia stato un errore. Non la pensava così quando ha visto i soldi offerti da sky per i diritti tv.

«Siamo la squadra con la miglior difesa del campionato. E l'unico gol, contro la Roma, lo abbiamo subito su calcio piazzato»
22 settembre 2010. Bisoli e la fissazione per la difesa. Peccato che anche gli unici gol segnati siano arrivati con la Roma.

«Lo stadio? Entro il Natale del 2011»
24 settembre 2010. Cellino fa la letterina per Babbo Natale con grande anticipo. Chissà che fatica per le renne trainare uno stadio da 23 mila posti e 5000 parcheggi.

«Bianconeri in rodaggio, nessuno si illuda che siano alla deriva»
26 settembre 2010. Ivan Paone presenta sull'Unione Sarda la sfida con la Juventus. I bianconeri il rodaggio lo finiscono proprio segnando quattro gol al Cagliari.

«Non sono riuscito a trasmettere alla squadra la determinazione necessaria. È stata tutta colpa mia».
26 settembre 2010. Pierpaolo Bisoli si assume le responsabilità della sconfitta contro la Juventus, ma non era lui che doveva marcare Krasic.

«Non mi sento in bilico e soprattutto ho la coscienza pulita»
28 settembre 2010. Bisoli è tranquillo: mangerà il panettone.

«È soltanto un tentativo di destabilizzarci»
28 settembre 2010. Cellino conferma la solidità di Bisoli. L'esonerò arriverà un mese e mezzo più tardi.

«Adesso valuteremo i test, magari sarà disponibile per la panchina. Per me sono tutti titolari. Nainggolan sta facendo bene».
28 settembre 2010. Bisoli non sembra troppo ansioso di ritrovare Conti. Sarà l'inizio della rottura col capitano.

«Fate voi»
2 ottobre 2010. Bisoli risponde così a chi gli chiede il perché dell'esclusione di Conti e Agostini dai convocati per la trasferta di Verona. Non si tratta né di infortunio, né di scelta tecnica.

«Ci vorranno degli incontri, certo, la mia porta è sempre aperta. E comunque di provvedimenti io non ne ho presi».
3 ottobre 2010. Bisoli pronto a perdonare Conti e Agostini. Nella pace dello spogliatoio c'è lo zampino del presidente, ma non può funzionare.

«Fosse per me non l'avrei fatta giocare questa partita. Il 17 poteva regalarci solo una sconfitta»
17 ottobre 2010. Il Cagliari perde con l'Inter e Cellino non ha dubbi sulla causa della sconfitta.

«È una formazione troppo cinica, gioca solo per non far vincere le altre squadre. Rende le partite brutte Se questo è il modo di vincere il campionato, allora preferisco interessarmi ad altri sport ».
17 ottobre 2010. A Cellino l'Inter non piace. Meglio il cricket.

«Io i cori non li ho sentiti. Non ho sentito quelle frasi. A Cagliari non siamo mai stati razzisti, credo che sia stato un errore».
17 ottobre 2010. Cellino e l'udito ballerino. Quei cori li hanno sentiti tutti, ma non il presidente.

«Con o senza Bisoli, questo gruppo a maggio farà ricredere tutti».
24 settembre 2010. Dopo la sconfitta contro la Lazio la classifica fa paura, ma Bisoli ne è sicuro: a maggio sarà tutta un'altra musica. Con o senza lui? Senza.

«Se la Lazio è capolista il mio Cagliari non è certo da meno».
26 ottobre 2010. Pierpaolo Bisoli e la sua libera interpretazione della classifica del campionato.

«Sono nero»
31 ottobre 2010. Il presidente del Bologna Sergio Porcedda dopo la sconfitta col Cagliari. Non era l'unico a Bologna a essere nero.

«Mi impegno per fare sempre meglio per le mie sorelle. Se fallisco io, siamo rovinati»
31 ottobre 2010. Nainggolan sente il peso della responsabilità, ancora di più dopo la scomparsa della mamma. Non fallirai Radja!

«Conti ha fatto un capolavoro».
7 novembre 2010. Andrea Cossu commenta il gol di Conti contro l'Udinese. Quote!

«Abbiamo l'occasione per dare una spallata alla classifica».
7 novembre 2010. Bisoli pronto per la doppia sfida casalinga con Napoli e Genoa. La spallata la prenderai lui. Dal presidente.

«Sono una squadra agguerrita, che non permette di far gioco. Dobbiamo fare una grande gara e sono sicuro che ci sarà un pronto riscatto»
10 novembre 2010. Laner dopo la sconfitta col Napoli e prima di quella col Genoa. Risposta sbagliata!

«Ma non è una bocciatura»
15 novembre 2010. Cellino esonera Bisoli ma non lo boccia. Dovrà portare “attacco” e “gestione dello spogliatoio” a settembre.

«È un ottimo allenatore, molto serio nel lavoro. Sono davvero contento che sia arrivato al Cagliari e, dal canto mio, posso garantire che si tratta di una persona davvero speciale».
16 novembre 2010. Donadoni ha la benedizione di Gigi Riva. E a Cagliari non vuol dire poco.

«È subentrata la paura di vincere»
28 novembre 2010. Contro il Lecce il Cagliari va avanti di 3 reti e rischia di farsi riprendere. Donadoni commenta con una frase che non ti aspetti.

«In effetti sembra più difficile in tv che nella realtà».
2 dicembre 2010. Radja Nainggolan e la serie A. Infondo il calcio è semplice, basta saperci giocare.

«Lo ha tradito l'amore eccessivo per il Cagliari, la voglia di sfondare»
7 dicembre 2010. Cellino parla di Bisoli a Ivan Paone. Strano scoprire che è difficile esonerare un allenatore.

«Lo farò domenica, stadio Sant'Elia, ore 15»
9 dicembre 2010. Fabiano Gaggini (L'Unione Sarda) chiede a Giampaolo se tornerebbe mai a Cagliari e l'ex allenatore rossoblu gli risponde così. La classe non è acqua.

«Sono felice di poter giocare, anche perché si stava facendo la cosa peggiore. La situazione si è trascinata troppo a lungo ed è certamente meglio scendere in campo»
9 dicembre 2010. Gabriele Perico sullo sciopero e contro il suo sindacato.

«Ho puntato da sempre su Agazzi, anche quando Cellino voleva rimettere a mia disposizione Marchetti. La versione è questa: unica. Non ci sono state imposizioni dall'alto, solo strategia tecnica, sbagliata o giusta che sia»
13 dicembre 2010. Bisoli segna un gol decisivo per il Cagliari contro Marchetti. La sua difesa continua a essere di ferro.

«Hai un tiro micidiale, provaci sempre»
Data imprecisata. La moglie Marisa da un consiglio prezioso al marito Nené. Dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna.

«Non penso più alla nazionale. Quella di Prandelli è diversa da quella in cui giocavo io»
16 dicembre. Biondini non si sente all'altezza di Prandelli e ci mette una pietra sopra.

«Avrei voluto festeggiare in modo diverso il ritorno a casa»
19 dicembre. Biondini insoddisfatto della prova di Cesena. Anche noi.


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