Gian Piero Ventura: "Il Cagliari ha svoltato tatticamente e mentalmente: Pisacane si è reso conto che, tenendo un baricentro molto basso, la squadra andava in sofferenza. E ha decisamente cambiato approccio. Col Pisa i tre punti sarebbero vitali"
L’ex tecnico del Cagliari e della Nazionale italiana Gian Piero Ventura, intervistato da Tuttocagliari.net, esprime le sue opinioni sull’andamento della formazione allenata da Fabio Pisacane, sottolineando che, “nonostante a inizio campionato personalmente fossi un po’ preoccupato, ora la squadra sembra aver trovato maggiore equilibrio tattico e, soprattutto, autostima e consapevolezza dei propri mezzi”.
Gian Piero, lei segue sempre con passione e trasporto le vicende rossoblù: che impressione le ha fatto il Cagliari nei primi quattro mesi di campionato?
“A inizio stagione, se devo essere sincero, la situazione degli isolani mi preoccupava un po’: la società aveva deciso di puntare su un tecnico esordiente, e in più il parco calciatori era stato in buona parte rinnovato. Tuttavia, strada facendo ho captato buone sensazioni. Anche da parte dello stesso allenatore: Pisacane ha saputo gestire nel modo migliore le - fisiologiche - difficoltà di inizio annata. Lo testimoniano soprattutto le ultime prestazioni, che sono state decisamente positive: questo vuol dire che il gruppo sta crescendo, anche sotto il profilo dell’autoconsapevolezza.
Va poi tenuto presente che la rosa cagliaritana è particolarmente giovane: ci sono ragazzi come Palestra, Caprile, Esposito. Proprio per questo motivo considererei quella presente come un’annata dalle grandi prospettive, propedeutica a un futuro più ambizioso: l’obiettivo deve essere logicamente quello di salvarsi, ma ponendo i presupposti per vivere poi una stagione da protagonisti l’anno prossimo. Molto dipenderà anche, è chiaro, da quelle che saranno le scelte della società: se a giugno dovessero partire tutti i pezzi pregiati il discorso cambierebbe. Ma sta di fatto che, ora come ora, nel gruppo rossoblù ci sono tanti elementi che sono pronti per compiere il salto di qualità.”
La sensazione è che il Cagliari quando tiene gli esterni bassi e si schiera, di fatto, con una difesa a cinque bloccata stenti parecchio a impensierire gli avversari - specie quelli più competitivi. Quando invece i sardi alzano il baricentro e, magari, passano a quattro dietro restituendo un uomo alla costruzione della manovra offensiva riescono a sfruttare appieno le loro qualità tecniche.
“Naturalmente il fatto che gli esterni pressino alto o restino bassi cambia del tutto l’assetto tattico di una squadra. E, di conseguenza, l’atteggiamento in campo e l’approccio alla partita. Io credo che Pisacane abbia constatato che rimanendo bassi ad aspettare nella propria metà campo i suoi ragazzi soffrivano l’iniziativa degli avversari, quindi ha cambiato mentalità. Magari a volte parti con un’idea tecnico-tattica, poi il campo ti dà determinati suggerimenti che ti inducono a ritoccare qualcosa in corso d’opera.”
Domenica prossima è in programma all’Unipol Domus Cagliari-Pisa. I toscani forse, fino a questo momento, hanno raccolto qualcosa in meno rispetto a ciò che avrebbero meritato. Che gara sarà quella tra rossoblù e nerazzurri?
“Sarà una partita importantissima per il Cagliari e delicata per il Pisa. Se Gaetano e compagni dovessero centrare i tre punti compirebbero un enorme balzo in classifica, per giunta affossando - anche se non definitivamente - una diretta concorrente. Il Pisa a sua volta non potrà sbagliare: forse Gilardino ha a disposizione l’organico tecnicamente meno qualitativo di tutta la serie A, ma si sta disimpegnando assai egregiamente sotto il profilo tattico e motivazionale. La sua squadra gioca un discreto calcio ed effettivamente, in alcune circostanze, è stata anche un po’ sfortunata.”
Come dovranno interpretare la sfida gli uomini di Pisacane? I tifosi si aspettano un Cagliari arrembante, dopo le ultime rinfrancanti performance contro Roma e Atalanta.
“A Bergamo i sardi hanno giocato con personalità: come dicevo prima, da qualche settimana a questa parte hanno svoltato mentalmente. Del resto era prevedibile che Pisacane avrebbe pagato un piccolo dazio, a inizio campionato, nella gestione di un gruppo di serie A. Oggi il Cagliari è molto più maturo e consapevole rispetto a tre mesi fa. E sa perfettamente che col Pisa dovrà attaccare fin dal primo minuto per andarsi a prendere i tre punti.”