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Gazzetta - Corsa salvezza, Ballardini: "Genoa e Cagliari hanno le rose migliori e la spinta dell’ambiente. I sardi hanno un'intera regione dietro"

di Redazione TuttoCagliari

L'ex allenatore del Cagliari, Davide Ballardini, ha parlato della lotta salvezza in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Le sue considerazioni: "Quest’anno è lotta dura, la classifica là sotto è cortissima? Vero. Comprende squadre che a mio parere si equivalgono ma verso l’alto. Nel senso che sono tutte attrezzate per fare un buon campionato, per competere anche con quelle più forti, squadre che quando giocano contro le grandi comunque fanno vedere di essere organizzate, di avere personalità e giocatori di qualità. E ognuna ha una sua identità". 

"Giampaolo può centrare l’obiettivo. Il Lecce è costruito bene in ogni reparto - aggiunge Ballardini -. Mi piace il Venezia, a Di Francesco serve solo una vittoria per sbloccarsi. A Fabregas serve la consapovolezza di essere laggiù e che bisogna lottare.  Per il Monza è dura senza Colpani. Cagliari, Genoa e Parma? Oltre che qualche punto in più in classifica, sulla carta hanno forse uno spessore superiore rispetto alle squadre che gli stanno dietro. Il Genoa si trova attardato in classifica perché ha perso giocatori importanti come Retegui, Gudmundsson, il portiere Martinez. E poi in questa prima parte di campionato ha pagato e sta ancora pagando gli infortuni di giocatori importanti come Messias, Malinovskyi, il capitano Badelj. Detto questo, la squadra gode della grande spinta dell’ambiente, che ti aiuta in tutte le partite che giochi in casa e fuori casa grazie allo straordinario sostegno del pubblico. C’è un attaccamento al club di tipo anglosassone. Basta che tu lotti, corri, sudi, entri deciso e i tifosi ti applaudono. vogliono soltanto vedere che ce la metti tutta. Il Parma ha una squadra di giovani molto interessanti e di talento, soprattutto da centrocampo in su. Magari dietro soffrono un po’ per la mancanza di esperienza che chiede il nostro campionato, quel mestiere che in certi momenti della partita è assolutamente utile. Del Cagliari che dire… Intanto ha un’intera regione dietro che tifa per la squadra. I giocatori si sentono molto importanti perché avvertono questa passione. Chi indossa la maglia rossoblù sente una responsabilità diversa che gli arriva dalla storia e dalla terra, respira quell’attenzione e quell’amore che lo porta a fare prestazioni di altissimo livello".


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