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Euro 2032, Cagliari a rischio esclusione. Angius: “Tempistica per l’impianto in linea con le richieste”

di Paola Pascalis

La notizia giunta ieri sull'assegnazione congiunta a Italia e Turchia degli Europei di calcio del 2032 ha generato molta preoccupazione a Cagliari, in quanto il coinvolgimento di due paesi, comporterebbe anche la riduzione del numero di sedi ospitanti le gare. Il capoluogo sardo, infatti, a differenza di altre città, non ha ancora uno stadio e il rischio di un'esclusione è concreto, con conseguente perdita dei finanziamenti per la realizzazione dell'impianto. Il vicesindaco Giorgio Angius ha commentato così la notizia ai microfoni de L'Unione Sarda: "La notizia dell'accordo tra Italia e Turchia senz'altro fa piacere per il mezzo successo nazionale, ma desta qualche preoccupazione per il numero delle sedi coinvolte. Abbiamo comunicato alla Figc la tempistica in corso per l'impianto, perfettamente in linea con le richieste nazionali e abbiamo chiesto e ottenuto l'impegno da parte della Federazione italiana gioco calcio per portare in ogni caso avanti il programma di realizzazione o ristrutturazione di tutti e dieci gli stadi oggi candidati".


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