ESCLUSIVA TC - TANCREDI PALMERI: "Per il Cagliari sarà una domenica amara: la Juve è lanciata e, anche se dopo l'impegno di Champions avrà poca gamba, non prende mai gol. Nel lungo periodo vedo i rossoblù attorno alla quindicesima posizione"
Tancredi Palmeri, firma e volto noto del giornalismo sportivo italiano, prevede “una domenica amara” per il Cagliari di Davide Nicola all’Allianz Stadium di Torino. I bianconeri di Thiago Motta, sull’onda emotiva dell’entusiasmante vittoria ottenuta in Germania contro il Lipsia, secondo Palmeri difficilmente lasceranno scampo ai rossoblù, “anche se la partita potrebbe essere brutta e bloccata. La Juve potrebbe imporsi di misura, col minimo sforzo”.
Tancredi, come legge la sfida di domattina all’Allianz Stadium?
“Per il Cagliari sarà una sfida molto amara. La Juve con l’exploit di Lipsia si è ‘stappata’ definitivamente. E paradossalmente il successo di Parma per i rossoblù potrebbe rivelarsi un boomerang: è vero che ha dato ai sardi maggiore fiducia e consapevolezza, ma credo che un Cagliari disperato e col veleno negli occhi sarebbe stato potenzialmente più pericoloso per la Juventus.
Prevedo una brutta partita: Davide Nicola proverà a serrare i boccaporti, e la Juve verosimilmente non avrà molta gamba. Però sappiamo che i bianconeri dalla cintola in giù concedono pochissimo, tanto che in campionato non hanno ancora preso gol. Il Cagliari, per contro, fatica a segnare. Insomma, la Vecchia Signora ‘rischia’ di vincere di stretta misura ma comunque, a mio parere, troverà il bandolo della matassa.”
Dal suo punto di vista, alla lunga dove può arrivare il Cagliari? Gli isolani hanno i mezzi per salvarsi oppure dovranno attingere al mercato di gennaio per rafforzarsi, se vogliono mantenere la categoria?
“Per me il Cagliari ha i mezzi per salvarsi, ma non in scioltezza. Lo collocherei attorno alla quindicesima-sedicesima posizione in classifica. Subito a ridosso, insomma, delle squadre che retrocederanno. Devo dire che fin qui sono rimasto abbastanza deluso, come un po’ tutti a Cagliari, dal campionato dei rossoblù. Soprattutto per la grande fiducia che ripongo in Nicola: paradossalmente il tecnico piemontese finora ha reso meno quando ha potuto godere delle condizioni più tranquille in cui operare. Quando è subentrato in corsa e ha dovuto fronteggiare situazioni disperate, invece, ha compiuto degli autentici miracoli. Forse deve ancora fare, nella sua carriera, uno step ulteriore: dimostrare che anche quando la barca naviga in acque placide lui, da buon comandante, può rendere in maniera ottimale.”