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ESCLUSIVA TC - SERGIO PELLISSIER: "Il Cagliari sta uscendo dal tunnel. A Torino è stato anche fortunato, ma devo dire che è molto difficile strappare un punto allo Stadium. I rossoblù segnano poco, ma costruiscono tante occasioni da rete"

di Matteo Bordiga

Lui in materia di salvezze è una vera istituzione. Ha lottato per anni e anni, con le unghie e con i denti, fino all’ultima stilla di sudore per difendere la causa del suo amato Chievo Verona.

Bandiera e goleador indiscusso dei “Mussi Volanti”, Sergio Pellissier commenta la lotta per evitare la retrocessione che va prefigurandosi in questo campionato di serie A, con un focus speciale riservato al Cagliari di Davide Nicola.

Sergio, il Cagliari viene da un ottimo pareggio conquistato a Torino contro la Juventus. Che impressione le ha fatto fino a questo momento la formazione rossoblù?

“Sicuramente non è partita nel migliore dei modi, ma ora sta uscendo dal tunnel in cui si era infilata. Il campionato che l’aspetta è complicato e difficile, ma ha dimostrato a Torino contro la Juventus di essere in grado di fare punti anche contro i top team lottando e combattendo fino all’ultimo secondo. Indubbiamente Mina e compagni sono stati anche fortunati, però devo dire che non è mai facile portare via un punto dallo Stadium. La mentalità a mio avviso è quella giusta, anche se i rossoblù, come dicevo, dovranno faticare parecchio: ci sono molte squadre, nella parte destra della classifica, che stanno offrendo un buon calcio ma che non riescono a centrare risultati con continuità. Quando cominceranno anche loro a fare punti la lotta per la salvezza si complicherà ulteriormente.”

In effetti parecchie compagini stanno mettendo in mostra un calcio coraggioso e propositivo, pur non venendo sempre premiate dai risultati. A suo avviso quali sono, a oggi, le formazioni maggiormente indiziate a precipitare nel baratro della serie B?

“È molto difficile dirlo. Ho fatto tanti campionati in cui certe squadre che a un certo punto sembravano spacciate alla fine si sono salvate tranquillamente. Ad esempio il Venezia, che sta raccogliendo meno di quanto sta seminando, è comunque lì che lotta ed è a ridosso della zona salvezza. Ora come ora basta una vittoria per tirarsi su in classifica e uscire dalla crisi. A maggior ragione, ribadisco che quest’anno la lotta per restare in serie A sarà ancora più complicata e appassionante del solito.”

Tornando al Cagliari, qual è a suo giudizio il principale punto di forza – e quale il tallone d’Achille – dell’undici isolano?

“Da un lato bisogna riconoscere che la squadra segna poco, ma dall’altro va detto che crea sempre parecchie occasioni da rete. Io ho visto diverse partite in cui il Cagliari, per quanto costruito in attacco, non avrebbe assolutamente meritato di perdere. Anzi, magari con un pizzico di fortuna in più avrebbe perfino vinto. Ad ogni modo, mi insegna la mia esperienza che una squadra che vuole rimanere in serie A più che fare tanti gol deve subirne pochi: se la difesa riesce a garantire il clean sheet poi il Cagliari un golletto, con i calciatori di cui dispone, trova sempre il modo di farlo.”


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