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ESCLUSIVA TC - ROBERTO DONADONI: "Sono rimasto particolarmente legato a Cagliari e alla tifoseria rossoblù, e sono felice che la squadra navighi in acque più tranquille. Contro Fiorentina e Atalanta la chiave potrebbe essere la serenità mentale"

di Matteo Bordiga

Nonostante il brusco epilogo del “matrimonio” con Massimo Cellino che gli ha lasciato l’amaro in bocca e un senso di incredula costernazione, Roberto Donadoni - ex grande calciatore in particolare di Atalanta e Milan e successivamente apprezzato tecnico, tra le altre, della Nazionale italiana - è rimasto profondamente legato al Cagliari, alla città e alla tifoseria rossoblù. Così come i sardi sono rimasti affezionati a lui: uomo dalla schiena dritta, di poche (ma incisive) parole, dalla mentalità vincente e indefesso cultore della filosofia del lavoro. Come è scritto, d’altronde, nel suo DNA di bergamasco.

Il traumatico esonero, giunto dopo un quattordicesimo posto nella stagione 2010-’11 e alla vigilia del campionato successivo, risulta tuttora inspiegabile. Maturò nel precampionato, e le ragioni che spinsero Cellino a defenestrare improvvisamente il tecnico lombardo restano un mistero, anche alla luce del buon rendimento offerto dalla squadra sotto la sua gestione nella stagione precedente.

Roberto, segue ancora il Cagliari in tv? In città l’affetto nei suoi confronti, dopo tanti anni, è immutato.

“Anche io sono particolarmente legato a Cagliari e al Cagliari. Per i tifosi, per tutta la storia del club, per i miei precedenti e per l’esperienza personale che ho vissuto in Sardegna. Sono veramente contento per il presidente Giulini che la squadra stia navigando in acque più tranquille, dopo che aveva incontrato qualche difficoltà a inizio stagione.”

I rossoblù di Davide Nicola sono ora attesi da due sfide da brividi contro Fiorentina (in trasferta) e Atalanta (all’Unipol Domus). Due scontri quasi proibitivi.

“Sì, saranno due appuntamenti complicatissimi. Si tratta di quelle partite nelle quali, magari, metti in preventivo anche l’eventualità di non fare risultato. Però al contempo va detto che la situazione di classifica del Cagliari, un po’ più serena rispetto al recente passato, consente di giocare con maggiore tranquillità e a mente sgombra. E questo, sia al Franchi che in casa contro l’Atalanta, potrebbe essere un vantaggio non da poco. Io personalmente mi auguro che i sardi possano rendere la vita difficile a queste due squadre. Del resto, Luperto e compagni hanno i mezzi tecnici e caratteriali per riuscire in questo intento.”


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