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ESCLUSIVA TC - LULÚ OLIVEIRA: "Dopo i quattro punti contro Juve e Torino tutti pensavamo che il Cagliari fosse una squadra ben diversa, ma per Nicola c'è ancora tanto da lavorare. Gli arbitri con le big e con le piccole usano due pesi e due misure"

di Matteo Bordiga

Lulù Oliveira, grande ex del Cagliari – ha legato alla maglia rossoblù gli anni più ruggenti e gloriosi della sua lunghissima carriera – ne ha per tutti: per la formazione isolana, “che ha ancora numerosi difetti da limare e deve migliorare in tantissimi aspetti”, e per i direttori di gara, “che nei confronti delle cosiddette provinciali hanno un atteggiamento molto diverso rispetto a quello che tengono con la ‘big’ di turno”.

Lulù, come ha visto il Cagliari nelle ultime settimane? Sono arrivate tre brutte sconfitte nelle ultime tre partite, ma il ko con la Lazio non si può commentare prescindendo da una seria riflessione sull’operato dell’arbitro Ayroldi.

“Intanto diciamo che dopo il pareggio contro la Juventus e dopo la vittoria in casa col Torino tutti pensavamo che il Cagliari fosse una squadra molto diversa. Ma la verità è che ai rossoblù manca ancora qualcosa: prima di tutto prendono gol troppo facilmente, e credo che mister Nicola dovrà lavorare tantissimo in tal senso. Occorre urgentemente ritrovare sicurezza e solidità difensiva. Poi la questione arbitrale merita un discorso a parte. Il VAR avrebbe dovuto richiamare l’arbitro per fargli rivedere il contatto tra Pellegrini e Zortea in occasione del rigore dato alla Lazio. Se il fallo fosse stato a favore del Cagliari il direttore di gara sarebbe sicuramente andato a rivederlo al monitor. I sardi lottano per un obiettivo meno importante e prestigioso rispetto a quello per cui combatte la Lazio: le piccole squadre devono fare i conti anche con queste logiche, purtroppo. Lo dimostra anche la partita dell’Inter col Venezia: dopo il pareggio dei lagunari sono andati a cercare qualcosa che potesse mettere in dubbio la validità del gol di Sverko, e hanno trovato una spinta o un fallo di mano che hanno portato all’annullamento della rete al VAR. Ma se al posto dei veneti di Di Francesco ci fossero stati il Milan o la Juventus gli arbitri avrebbero chiuso un occhio.”

Tra l’altro le decisioni di Ayroldi contro la Lazio penalizzeranno il Cagliari anche nella prossima partita col Milan, nella quale mancheranno per squalifica Mina e Adopo.

“In più il Milan ieri ha fatto un’impresa clamorosa al Bernabeu. Potrà anche essere in difficoltà, ma il Diavolo è sempre il Diavolo: ha due facce, e ieri a Madrid ha fatto vedere quella migliore. Che dire? Il Cagliari dovrà accantonare gli episodi spiacevoli di lunedì scorso e guardare avanti, lavorando per eliminare quei difetti che ancora persistono. Anche ai miei tempi quando si affrontava il Milan si raddoppiavano gli sforzi: i rossoblù devono uscire il più rapidamente possibile dal tunnel di negatività in cui si sono infilati. Devono farlo per tutti i sardi, che in questo momento sono giù di morale. Sarà difficile, certo, fare risultato contro il Milan. Ma non impossibile. Nel calcio nulla è impossibile.”

Tra l’altro proprio ieri il tecnico Fonseca ha detto che per il Milan è paradossalmente più facile giocare al Bernabeu che contro il Monza o il Cagliari, perché nelle partite internazionali i rossoneri possono usufruire di più spazi per esprimersi.

“Certamente. Le grandi squadre, soprattutto quelle spagnole, non hanno paura e spesso ti lasciano tanto campo a disposizione. Giocano e ti lasciano giocare. A Cagliari per i rossoneri sarà complicato portare via i tre punti: affronteranno una squadra che ha l’acqua alla gola in uno stadio come l’Unipol Domus, che farà certamente sentire il proprio supporto ai padroni di casa. Condivido in pieno le parole di Fonseca.”


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