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ESCLUSIVA TC - FULVIO COLLOVATI: "La priorità per una squadra che si deve salvare è la fase difensiva. Ultimamente il Cagliari ha avuto poco equilibrio. Non è un problema di uomini, perché i rossoblù hanno offerto anche delle ottime prestazioni"

di Matteo Bordiga

Fulvio Collovati, ex granitico difensore – tra le altre – di Inter e Milan, oltre che Campione del mondo con la Nazionale azzurra a Spagna ’82, riflette sul rendimento altalenante mostrato dal Cagliari in questo avvio di campionato.

Fulvio, il Cagliari sembrava aver trovato la svolta della propria stagione con i sette punti messi insieme tra Parma, Juventus e Torino. Ora invece, con Udinese e Bologna, una nuova, pesante frenata.

“Il Cagliari sta facendo bene contro le big e poi, con le cosiddette ‘piccole’, spesso si perde. ‘Piccole’ per modo di dire, perché abbiamo visto tutti quello che ha fatto, ad esempio, il Parma a Torino con la Juve. Questo è un campionato in cui non puoi mai permetterti di abbassare la tensione. Quello dei rossoblù non è a mio parere un problema di uomini, perché con diverse squadre di un certo livello Luperto e compagni hanno offerto delle buone prestazioni e portato pure a casa il risultato. Mi affido al carisma e alla personalità di Davide Nicola, che conosco bene e che è un grande motivatore.”

Nicola ultimamente sta cambiando spesso modulo e schieramento in campo. A volte la squadra difende a tre (o a cinque), a volte a quattro. Raramente, nell’ultimo periodo, stiamo vedendo le due punte. Insomma, è complicato riuscire a decifrare – anche tatticamente – il Cagliari del mister piemontese.

“Fino a questo momento è stato così, è vero. Però il fatto che lui cambi così spesso la disposizione difensiva vuol dire che, evidentemente, qualche problema piuttosto grosso nel pacchetto arretrato l’ha riscontrato. E per una squadra che si deve salvare la fase difensiva è in assoluto la prima cosa da curare. Anche perché il Cagliari, poi, in un modo o nell’altro il gol lo trova: Piccoli è un ottimo giocatore, come gli altri attaccanti. Il fatto è che devi sempre avere equilibrio, anche quando attacchi, dalla cintola in giù. Cosa che ai rossoblù, fino a questo momento, un po’ è mancata.

Se ti vuoi salvare non puoi incassare in media due gol a partita. Io vedo anche altre squadre, ad esempio il Venezia, che subiscono troppo: vanno in vantaggio e poi incassano il gol. Per mantenere la categoria bisogna innanzitutto essere solidi dietro. Ed è proprio su quello che deve lavorare prioritariamente il Cagliari.”

La prossima partita dei sardi sarà, lunedì sera, a Roma contro la Lazio. Cosa dovranno fare i ragazzi di Nicola per strappare un risultato positivo all’Olimpico?

“La Lazio è una squadra estremamente abile sulle fasce, perché ha Zaccagni e poi anche il neoacquisto Noslin che hanno tecnica e gamba. Sono proprio gli esterni biancocelesti gli elementi a cui il Cagliari deve prestare la maggiore attenzione. E poi occhio alle riserve, come ad esempio Pedro: spesso entrano e risolvono la partita. Insomma, Baroni – che ha dato ai capitolini un’identità chiara e riconoscibile – può fare affidamento anche sui cosiddetti rincalzi.

Il Cagliari affronterà una compagine che difende bene e attacca bene. E che sa mandare in gol tanti giocatori. Occorrerà sfoderare una grande prova difensiva, dopo diverse partite in cui la retroguardia sarda invece ha balbettato, per uscire indenni dall’Olimpico.”


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