.

ESCLUSIVA TC - FELICE EVACUO: "Cagliari, manca una seconda punta che sappia dialogare coi compagni e garantire mobilità. Davide Nicola è una garanzia. Alzare l'asticella rispetto alla salvezza? Bisogna fare i conti con la realtà"

di Matteo Bordiga

Felice Evacuo, ex centravanti “vecchio stile” in grado di fare reparto da solo e dalle straordinarie doti realizzative, ha vissuto una delle sue stagioni più prolifiche proprio in Sardegna, con la maglia della Torres (annata 2005-2006). Bomber itinerante e principe della provincia, è il primatista assoluto di reti (ben 175) in serie C.

Felice, da attaccante che ne pensa del reparto avanzato del Cagliari? A suo avviso è già competitivo così com’è o manca ancora qualcosa?

“Credo che manchi ancora un tassello, a prescindere dalla partenza o meno di Gianluca Lapadula. Anche se Piccoli ha già dimostrato di essere un buon elemento per la categoria, un altro colpo nel reparto offensivo è a mio parere necessario. Sono convinto che il Cagliari prenderà senz’altro un attaccante in più.”

Lei pensa più a un centravanti o a una seconda punta?

“Più a una seconda punta. Un elemento che sappia dialogare con le prime punte ma che garantisca anche agilità e mobilità su tutto il fronte offensivo. Dunque non un centravanti puro.”

Un parere su Davide Nicola, il tecnico scelto da Giulini e Bonato per raccogliere la pesante eredità di Claudio Ranieri.

“Nicola è uno dei migliori allenatori in circolazione. Quando poi si parla di squadre provinciali e che devono lottare per la salvezza, beh lui è davvero una garanzia. Ha saputo trarre in salvo il Crotone, la Salernitana e l’Empoli in un modo spettacolare. Dal punto di vista motivazionale e temperamentale ha dimostrato più volte di saper fare la differenza. Quindi è facile prevedere che otterrà degli ottimi risultati a Cagliari.”

Felice, il pubblico sardo vorrebbe un Cagliari più ambizioso e competitivo. Per quest’anno la speranza è quella di vivere un campionato più tranquillo del precedente, magari scalando qualche posizione di classifica. Lo ritiene un obiettivo raggiungibile con la rosa attualmente a disposizione del tecnico piemontese?

“Tutto può succedere, ma bisogna anche fare i conti con la realtà. E la realtà dice che, sotto il profilo finanziario, il Cagliari è molto indietro rispetto a tanti altri club. Nel calcio di oggi, del resto, compiere miracoli è molto complicato. Forse giusto il Bologna l’anno scorso ha dimostrato che con la programmazione, con l’organizzazione e con la competenza si possono conseguire dei risultati insperati. Ma, in linea di massima, il budget di ciascuna società rispecchia quelle che sono le sue effettive potenzialità sul campo.”


Altre notizie
PUBBLICITÀ