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ESCLUSIVA TC - CLAUDIO ONOFRI: "Il Cagliari contro la Juventus non dovrà avere paura di provare a giocare per vincere. Questa serie A mi appassiona proprio perché tutte le squadre hanno una mentalità più propositiva"

di Matteo Bordiga

Claudio Onofri, ex calciatore con un lungo passato tra le fila del Genoa e attualmente opinionista televisivo, esprime il suo parere riguardo la sfida che domenica metterà di fronte la nuova Juventus di Thiago Motta e il Cagliari di Davide Nicola.

Claudio, cosa si aspetta dalla gara dell’Allianz Stadium?

“Esattamente ciò che mi aspetto, di fatto, da tutte le partite di questo campionato che, sinceramente, mi affascina in quanto non è monopolizzato da un’unica squadra. Inoltre il divario tecnico tra le formazioni che lottano per i primi posti e quelle che navigano nella parte destra della classifica si è sensibilmente assottigliato, anche grazie alla bravura di molti allenatori che hanno trasmesso ai loro calciatori una mentalità sempre più propositiva e sempre meno rinunciataria. Possiamo citare ad esempio l’Empoli, che pratica un calcio piacevole e aggressivo: io credo che questa sia la strada giusta anche per recuperare il nostro ‘asset’ calcistico – che abbiamo perso ormai da un po’ di tempo – a livello internazionale.

Il Cagliari fa parte di questo contesto generale. Attraverso la conoscenza di questo spartito insegnato dai tecnici e interiorizzato dai giocatori si accresce il valore di ciascuna rosa e, di conseguenza, ne traggono beneficio anche i risultati.”

A Parma i sardi hanno impostato un match, appunto, aggressivo e propositivo. Se lei fosse Davide Nicola come affronterebbe la Juventus, che ha dimostrato di trovarsi più a suo agio contro avversari che giocano e lasciano giocare (vedi Lipsia) e di soffrire invece le difese schierate a protezione della propria trequarti?

“È senz’altro vero che se non hai un tuo approccio o modulo fisso e invariabile devi considerare anche le caratteristiche degli avversari che di volta in volta affronti. Però io credo che si debba avere il coraggio di non giocare solo per strappare lo 0-0, ma anche per creare seri problemi a compagini che tecnicamente ti sono superiori. Sul fatto che la Juventus sia più forte del Cagliari, ovviamente, non ci possono essere dubbi. A proposito di Juve, io devo dire che sono un estimatore dei due ‘comandanti’ della società e della formazione bianconera: Giuntoli e Thiago Motta. Il primo è un mago nell’individuare giocatori che magari non sono così conosciuti, ma che hanno il potenziale per diventare dei futuri fuoriclasse. Il secondo finora ha ottenuto dalla sua squadra un rendimento un po’ altalenante, sia nei risultati che nell’espressione di gioco. Però ha tutte le carte in regola per diventare un grande allenatore, se rimarrà coerente con la sua filosofia che è quella di propugnare un calcio che valorizzi fino in fondo i protagonisti in campo.

Quella dell’Allianz Stadium sarà una sfida difficile per il Cagliari, ma proprio alla luce di quello che ho detto un po’ tutte le partite, al giorno d’oggi, possono essere considerate impronosticabili.”