.

ESCLUSIVA TC - ANTONIO DI GENNARO: "Il Verona a Cagliari dovrà cambiare totalmente registro, sul piano difensivo, rispetto alle gare precedenti. Vedo potenzialmente decisivi Luvumbo e Gaetano da una parte e Tengstedt e Lazovic dall'altra"

di Matteo Bordiga

Ha marchiato il suo nome a fuoco nella storia dell’Hellas Verona, conquistando con gli scaligeri un leggendario scudetto nella stagione 1984-’85.

Ex metronomo e cuore pulsante del centrocampo - tra le altre squadre - anche della Nazionale italiana, Antonio Di Gennaro oggi commenta sulla RAI, al fianco del collega Alberto Rimedio, le partite degli Azzurri di Luciano Spalletti.

Antonio, che Verona si troverà davanti il Cagliari nella sfida in programma venerdì all’Unipol Domus?

“Un Verona che prende davvero troppi gol. Ne ha già incassati trentadue a un terzo di campionato. Zanetti deve assolutamente lavorare sugli equilibri difensivi: una squadra che si deve salvare non può permettersi di subire reti come quelle che ha subito l’Hellas nell’ultima partita contro l’Inter.

Vedremo come si schiererà il tecnico scaligero contro il Cagliari: coi nerazzurri aveva proposto un 3-5-2. Di fronte all’undici di Nicola potrebbe mettersi a specchio. Ma, aldilà del modulo tattico, i giocatori dovranno fare una partita completamente diversa dalle ultime che hanno disputato, soprattutto sotto il profilo della concentrazione e dell’attenzione difensiva. Il Verona non può concedere tutte queste palle gol agli avversari. Questo non significa che non si debba giocare per vincere, ma mantenere un certo equilibrio in campo è fondamentale. A Cagliari mi aspetto di vedere un Hellas ferito. La squadra dovrà decisamente svoltare, e quando parlo di squadra mi riferisco anche all’allenatore: tatticamente c’è più di qualcosa da rivedere. Contro una corazzata come l’Inter non puoi tenere la difesa così alta…”

Che impressione le ha fatto fin qui la formazione isolana allenata da Davide Nicola, che era partita col piede sbagliato ma ultimamente, coi due buoni pareggi contro Milan e Genoa, è tornata a respirare?

“Il Cagliari è la tipica squadra di Nicola: aggressiva e compatta. Gioca molto sulla componente emotiva, ma per pareggiare in quel modo conto il Milan devi anche avere buoni valori tecnici e tattici. Venerdì andrà a caccia dei tre punti: il pareggio potrebbe essere un risultato positivo per il Verona, ma Mina e compagni, davanti al proprio pubblico, spingeranno sull’acceleratore per vincere la partita. Dal canto loro credo che gli scaligeri siano consapevoli del fatto di dover cambiare registro e modo di giocare rispetto alle ultime trasferte.”

In uno scontro diretto come questo quali sono a suo avviso i giocatori che, da parte cagliaritana e veronese, potrebbero risultare decisivi?

“Intanto le iniziative dei singoli e le palle inattive potrebbero rivestire un ruolo determinante. Per il Cagliari Luvumbo è l’elemento che può spostare gli equilibri coi suoi guizzi e con la sua velocità, specialmente se sarà un po’ più preciso e cattivo sotto porta. Cito anche Gaetano: tecnicamente è uno che può fare la differenza. A livello difensivo sarà importante la presenza e la leadership di Mina, uno abituato a giocare partite ‘pesanti’.

Per quanto riguarda il Verona occhio a Belahyane, che detta molto bene i tempi in mezzo al campo. In avanti c’è Casper Tengstedt, che mi sembra stia attraversando un buon momento di forma. E poi mi aspetto sempre qualcosa in più da Lazovic, che è il capitano e gli anni scorsi, spesso e volentieri, aveva tirato la carretta nei momenti di difficoltà. Infine, come dicevo prima sarà fondamentale adottare un atteggiamento difensivo completamente diverso rispetto a quello, troppo rischioso e a mio parere controproducente, visto contro l’Inter.”


Altre notizie
PUBBLICITÀ