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ESCLUSIVA TC - ALESSIO TACCHINARDI: "Cagliari, contro la Juve serviranno una difesa ermetica e continui raddoppi sugli esterni. I bianconeri sono lanciati e in fiducia: meglio evitare di andare a pressarli troppo alti"

di Matteo Bordiga

Per anni perno del centrocampo juventino, conciliava una notevole qualità tecnica e un’ottima visione di gioco con una grinta e una determinazione quasi da “mediano”. Non era un titolare fisso, ma gli allenatori facevano costantemente ricorso a lui: raramente scendeva sotto le 20 presenze stagionali in serie A.

Alessio Tacchinardi, oggi commentatore sportivo, prova a “giocare” in anticipo Juventus-Cagliari, sottolineando che “la bilancia pende nettamente dalla parte dei bianconeri, ma i rossoblù non partono battuti”.

Alessio, sia il Cagliari che la Juventus vengono da due belle vittorie esterne per 3-2. In particolare la rimonta in dieci uomini in Champions League contro il Lipsia infonderà ancora più fiducia e convinzione ai bianconeri…

“Sarà una gara stimolante, perché entrambe le squadre sono reduci da una vittoria importante. Il 3-2 della Juve in Germania e il successo esterno del Cagliari a Parma hanno in comune, oltre al punteggio, il fatto che sono arrivati al termine di partite rocambolesche ed emozionanti. La Juventus è in continua crescita, mentre il Cagliari aveva bisogno di una sorta di jolly, di un colpo di coda dopo un inizio di stagione molto travagliato. Il colpaccio di Parma può rappresentare, in questo senso, una svolta importante. Quella rossoblù è una formazione tosta, intensa e difficile da battere, anche se spesso e volentieri cala parecchio negli ultimi minuti di gioco. All’Allianz Stadium avrà meno pressione addosso rispetto alle precedenti partite; inoltre Nicola è un ottimo allenatore, e studierà con grande attenzione le difficoltà che l’undici di Thiago Motta potrebbe incontrare, in casa, contro un avversario tatticamente organizzato. Non a caso in serie A la Juve è un po’ ‘grippata’ là davanti, in fase offensiva: Nicola cercherà di inchiodarla, di incartarle la partita.”

Su cosa dovrà far leva il Cagliari a Torino, considerando che la Juve sta giocando molto bene ma, come diceva lei prima, contro le difese schierate sembra stentare a costruire palle gol?

“I sardi punteranno su una difesa chiusa ed ermetica, con continui raddoppi sugli esterni. Dovranno stare attenti in particolare a quel cross basso dalle corsie laterali sul quale, come dimostrato proprio ieri a Lipsia, Vlahovic sa essere letale. Però se è vero che la Juve oggi parte costantemente dal basso e gioca un calcio di possesso e di dominio, è altresì vero che in Italia contro squadre chiuse spesso fatica a trovare spazi. Il giropalla bianconero, come sottolinea lo stesso Thiago Motta, è buono ma non ancora intenso e sufficientemente veloce. De Rossi, con la sua Roma, a Torino puntò tutte le fiches su un blocco basso che inaridì le fonti del gioco bianconero, mettendo la museruola ai centrocampisti e agli attaccanti della Juve. Nicola seguirà le orme dell’ex tecnico giallorosso, anche perché andare a pressare altissima la Juventus può risultare controproducente, alla luce della qualità del palleggio bianconero e dell’abilità dei giocatori di Motta nell’aggirare il pressing e nell’uscire palla al piede dalla propria metà campo.”   

 A suo avviso, quindi, non sarà una gara dall’esito scontato?

“Sappiamo che nel calcio può succedere di tutto. Vedo però una Juve molto carica e motivata, per cui la bilancia pende decisamente dalla sua parte. Il Cagliari, a prescindere da tutto, resta una squadra quadrata e ben allenata. Davanti ha giocatori forti, di gamba: in partite come quelle contro Juve, Inter e Milan, in cui non ha nulla da perdere, può provare a giocarsi il jolly. Per cui domenica il segno 1 in schedina non sarà affatto scontato.”


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