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Cagliari, Vittorio Sanna: "Torino, trasferta complicata ma serve una scossa"

di Giorgia Zuddas

Il giornalista Vittorio Sanna, attraverso un video pubblicato su YouTube, ha analizzato il momento del Cagliari alla vigilia della trasferta contro il Torino, soffermandosi sul contesto della gara, sulle similitudini tra le due squadre e sulle possibili soluzioni tattiche a disposizione dei rossoblù. Di seguito una sintesi delle sue parole, a cura della redazione di TuttoCagliari.net:

"Domani il Cagliari torna in campo e lo fa a Torino, con una trasferta che parte già da stasera e che pone la squadra rossoblù nella condizione di dover cercare, come sempre, il risultato pieno. Un risultato che servirebbe a dare una scossa al campionato, ma che ha comunque come obiettivo minimo quello di non uscire sconfitti dal campo di un Toro che ha ritrovato la propria verve.

Il Torino aveva iniziato con un tono molto basso, mentre ora si presenta come una squadra che ha ritrovato il sorriso, la forza e anche la capacità di trovare il gol. Un percorso che, in qualche modo, somiglia a quello del Cagliari. Due squadre per certi versi simili, se il Cagliari non avesse dalla sua anche un pizzico di inesperienza che gli ha tolto qualche punto rispetto ai granata. Guardando il cammino, il modo di stare in campo, il gioco e lo stile, le distanze tra il Cagliari e l’undici granata non sono così marcate. Il Cagliari deve però fare i conti con le solite situazioni, legate alle assenze che si ripetono e si accumulano. Ora c’è anche quella di Folorunsho, dopo il gol segnato che gli è costato un mese di stop. 

In prospettiva, il centrocampo, che rappresenta un po’ l’anello debole del Cagliari sia numericamente sia per caratteristiche, dovrà trovare un’alternativa. Tutto parte dall’assenza di Folorunsho, un giocatore di legame che dà avvio all’azione, come si è visto nei gol realizzati dal Cagliari, incarnando un’idea di gioco ben precisa. In quella posizione, il ruolo di Gaetano appare naturale: potrebbe entrare a completare la squadra, anche se questo comporterebbe una variazione da valutare nell’equilibrio complessivo. Gaetano insieme a Esposito e Kılıçsoy: chissà, potrebbe essere una soluzione. A meno che non torni in auge Borrelli, almeno dall'inizio, rimandando le scelte successive a gara in corso. Perché, lo ricordiamo sempre, la partita non è mai una sola: sono più partite all'interno della stessa gara, a seconda dei cambi e delle scelte che si fanno. L'importante è cercare di ottenere sempre il massimo risultato possibile, con il massimo impegno".


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