.

Cagliari, Felici a Videolina Sport: "Bologna? Vogliamo riprenderci quanto perso a Udine. Non vedo l'ora che arrivi il mio momento"

di Vittorio Arba

Mattia Felici, centrocampista del Cagliari, ha parlato ai microfoni di Videolina Sport. Di seguito le parole del centrocampista rossoblù, riprese da TuttoCagliari.net:

CAGLIARI NEL DESTINO - "Prediligo giocare come esterno d'attacco, ma alla Feralpisalò ho imparato a fare il quinto di centrocampo e a difendere. Nicola mi chiede sempre di stare sul pezzo e stare concentrato, è sicuro che il mio momento arriverà. Devo essere versatile come mi chiede. Quando mi ha chiamato il Cagliari ho chiamato Ceppitelli, Sau e Kourfalidis, che mi hanno consigliato di venire qui. Mio suocero era tifosissimo del Cagliari, mi fece vedere una stanza piena di sciarpe del Cagliari: era originario di Goni, viveva Roma e tifava Cagliari. La mia ragazza mi ha detto che era un segno del destino, me lo disse già a gennaio: quando ho parlato con il ds della Feralpisalò, gli ho detto che avrei accettato soltanto il Cagliari".

KO DI UDINE - "Sapevamo che l'Udinese è una squadra forte, come ha detto il mister sarebbe stato bello giocarla undici contro undici. Dopo l'espulsione di Makoumbou abbiamo subito preso gol e ci ha tagliato le gambe. Abbiamo provato a limitare i danni e restare in partita, ma alla fine hanno raddoppiato. Makoumbou era dispiaciutissimo e ci ha promesso che pagherà la cena a tutta la squadra per scusarsi. Il mister l'ha incoraggiato subito: gli errori li fanno tutti e poteva succedere a chiunque. Io ho preso due-tre cartellini rossi in carriera: sono troppo istintivo". 

PALOMINO DECISIVO - "Dopo la sconfitta con l'Empoli ci siamo guardati tutti in faccia per capire cosa non andava, successivamente abbiamo vinto con Cremonese e Parma e pareggiato con la Juventus. Palomino è stato decisivo in quell'occasione".

MOMENTO GIUSTO - "Finora non ho trovato tantissimo spazio, ma sia il mister che il direttore mi hanno detto che ci sarebbe voluto un periodo d'ambientamento. Ma ora sono pronto e non vedo l'ora di sfruttare le mie occasioni. Rispetto all C ed alla B, gli allenamenti sono diversi: qui si spinge tantissimo e si va a tremila, in B e C i ritmi in allenamento sono più blandi".

AMICIZIE E MODULO - "Vado d'accordo con tutto il gruppo, ho legato tantissimo con Obert, Zappa, Makoumbou, Augello. Siamo un gruppo bellissimo: Pavoletti, Viola, Lapadula e Palomino sono dei leader e delle bravissime persone. Tutti a fine campionato avranno trovato spazio, giocheranno tutti. Modulo? Dopo l'Empoli siamo passati alla difesa a quattro, ma anche giocando a tre possiamo passare a quattro in fase di possesso: dipende dall'avversario".

TESTA AL BOLOGNA - "Il bello del calcio è che puoi rifarti dopo pochi giorni, stiamo lavorando fortissimo per riprenderci contro il Bologna, quello che abbiamo perso a Udine. Non è il Bologna dello scorso anno, ma è sempre un'ottima squadra. Loro hanno riposato in occasione del rinvio della gara con il Milan, noi dobbiamo essere bravi a portare la gara dalla nostra parte. Il nostro stadio è un fortino, contro il Torino era come se avessimo un difensore in più in campo". 

OBIETTIVO SALVEZZA - "Il nostro obiettivo è chiaro: è la salvezza. Abbiamo nove punti, proviamo a chiudere quanto prima il discorso salvezza, poi ciò che verrà di meglio sarà ben accetto. Dobbiamo essere costanti: se fai trenta punti nel girone d'andata e zero nel ritorno, retrocedi comunque. Stando in panchina ho capito quanto soffrono i tifosi: da fuori è molto più difficile seguire la partita. Non vedo l'ora che arrivi il mio momento2.


Altre notizie
PUBBLICITÀ