Sanna: "Vedere Idrissi in prima squadra è una grande emozione. Nella filosofia di Pisacane prima del calciatore c'è l'uomo"
Vittorio Sanna ha commentato il 2025 del Cagliari su YouTube: "Il 2025 è stato un anno in cui la soddisfazione di vedere il Cagliari Primavera vincere la Coppa Italia va ben oltre il trofeo in sé. Per me rappresenta qualcosa di più profondo, perché sento di aver contribuito a questo straordinario risultato attraverso l’attività svolta con MAB&Co. Da alcuni anni seguiamo i ragazzi della Primavera con incontri che mirano a sviluppare valori fondamentali, a costruire il carattere giusto in giovani che devono diventare responsabili, consapevoli e maturi nel loro percorso. Vivono il privilegio di essere calciatori indicati come possibili protagonisti, campioni, fenomeni. Vivono sull'onda del sogno. Ma il sogno non può essere l'unico aspetto da considerare: bisogna prevedere anche gli ostacoli, le salite, le cadute. È fondamentale sviluppare la capacità di rialzarsi, perché il vero campione non è solo chi vince, ma chi sa reagire alle difficoltà e trovare soluzioni anche di fronte all’intemperie. Due anni fa, ad esempio, nella Primavera c’era anche Riyad Idrissi. Vederlo oggi in prima squadra, con l'umiltà che lo contraddistingue ma anche con la giusta personalità, è una grande emozione.
Non da meno è il modo in cui Fabio Pisacane sta interpretando il ruolo di allenatore. Può essere criticato per alcune scelte, ma il suo modo di fare l'allenatore mi rende particolarmente orgoglioso di essergli amico. È sempre stato disponibile al confronto, dimostrando un'umiltà rara: non è una persona chiusa nel proprio sapere, convinta che gli altri non abbiano nulla da insegnare. Al contrario, cerca di imparare da tutti. Sono fermamente convinto che, nella filosofia di Pisacane, prima del calciatore ci sia l'uomo. Ognuno deve affrontare i propri problemi con personalità e responsabilità. Il suo vissuto lo ha probabilmente aiutato in questo: quando ci sono difficoltà, non bisogna piangersi addosso. Secondo il suo principio, il male e l'errore servono a stimolare il miglioramento, a temprare il carattere, a favorire una crescita ulteriore. Partendo da un’idea semplice ma fondamentale: ognuno di noi ha un valore. Impegniamoci a guardare le persone prima per le qualità che hanno e solo dopo per i difetti, consapevoli che proprio i difetti rappresentano il terreno più fertile su cui far crescere il progresso individuale, sociale e sportivo. Buon anno a tutti. Buon 2026. Stiamo insieme, stiamo uniti e continuiamo nel nostro cammino, nel nostro progresso, nella vita che percorriamo ogni giorno, con la speranza di acquisire sempre una conoscenza in più e una qualità in più".