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Sanna: "Il Cagliari non deve pensare che il processo di crescita sia finito"

di Paola Pascalis

Vittorio Sanna ha parlato del momento del Cagliari sul suo canale YouTube. Di seguito quanto sintetizzato da TuttoCagliari: "Ieri il Cagliari nel secondo tempo ha aumentato il ritmo della partita, un po' come se avesse messo più calore nella gara, è aumentato il ritmo per effetto della scioltezza dei nuovi arrivati, per la determinazione con la quale sono entrati, per il fatto che fossero anche freschi rispetto ai colleghi di reparto. Il Cagliari ora deve tentare di rimanere il vapore, non deve assolutamente raffreddarsi e pensare che il suo processo di crescita possa essere finito, deve andare avanti e ha fatto bene ieri il presidente a parlare di svolta: la svolta parte dalla società e adesso si è assunta la responsabilità di prendere un calciatore, un attaccante, quello che manca, ma anche di non far partire i giocatori. Una responsabilità importante questa perché la crescita di una squadra non può essere votata esclusivamente alla gestione dei calciatori, ma deve essere anche proiettata al miglioramento della situazione, del contesto, dell'habitat: se il Cagliari farà questo step, avrà maggiori possibilità di prendere calciatori e poi magari di farli crescere, anche di venderne qualcuno per rialimentare il ciclo, però deve stare a un livello superiore, non può stare a un livello molto basso dove alle prime avvisaglie il calciatore che vale lo devi cedere per poterti salvare. Ecco, siamo arrivati a uno stato diverso: il Cagliari può fare quel sacrificio che serve per mettersi in una condizione migliore, per riuscire a ottenere qualcosa di più: lo deve fare partendo dalla società. E' stata una sollecitazione quella che è arrivata alla squadra, quella che è arrivata dal progetto di Davide Nicola che adesso ha ancora fame perché è un allenatore che proietta da uno step all'altro. E' quello che mancava forse ad una piazza come la nostra, dove non si può pensare di avere dei fuoriclasse, ma si deve pensare ad avere una fucina dove tu crei i calciatori partendo dalla loro età della loro giovinezza".


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