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Romania-Kosovo, Marin: “Hanno mancato di rispetto al calcio”

di Martina Musu

La sospensione del match tra Romania e Kosovo, valido per la Lega C della Nations League, ha fatto scalpore, trasformandosi in un caso destinato a far discutere. La partita è stata interrotta nei minuti finali, con il punteggio ancora sullo 0-0, dopo che i giocatori kosovari hanno abbandonato il campo a causa di cori pro-Serbia provenienti dal settore dei tifosi romeni.

L’atmosfera tesa si è riflessa anche sul terreno di gioco. Tra i protagonisti, Amir Rrahmani, difensore del Napoli e capitano del Kosovo, e Razvan Marin, centrocampista del Cagliari, che ha commentato l’accaduto ai microfoni di DigiSport. “Non voglio giudicare i kosovari, ma penso sia una mancanza di rispetto per il calcio,” ha dichiarato Marin. “Noi, in Kosovo, siamo stati fischiati durante l’inno e insultati, ma non abbiamo mai lasciato il campo. I nostri tifosi oggi sono stati fantastici e non hanno fatto nulla di male. Forse alla fine c’è stato un coro con la Serbia, ma è successo dopo le provocazioni dei kosovari. Credo che, vedendo di non poter vincere, abbiano cercato un pretesto per fermare la partita. Non so se fosse pianificato, ma è sembrata una sceneggiata.”

Marin, che ha indossato la fascia di capitano dopo la sostituzione di Stanciu, ha commentato anche la prestazione della squadra: “Non è stata una grande partita per noi. Abbiamo cercato di gestire il pareggio perché era importante per la nostra classifica. Alla fine, però, potremmo vincere 3-0 a tavolino. Vedremo cosa deciderà l’UEFA.”

Un match teso dentro e fuori dal campo, che ora attende il verdetto delle autorità calcistiche per chiudere un capitolo amaro.


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