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Rafael: "Voglio portare il Cagliari in alto. Gabriel? Eccezionale"

di Pietro Piga

Rafael, questa sera, è stato ospite de "Il Cagliari in diretta", trasmissione radiofonica di Radiolina.

Il portiere brasiliano, titolare nelle sfide con Sassuolo, Milan e Genoa ha rilasciato queste dichiarazioni, come riporta il sito ufficiale del Cagliari: "Il mio obiettivo? Aiutare a portare il Cagliari il più in alto possibile. 

Il Presidente mi ha illustrato il suo progetto e mi ha convinto in un attimo, anche se all’epoca voleva dire scendere di categoria. Ho fatto una scelta e non me ne sono pentito. Ho trovato un grandissimo gruppo, che mi ha accolto benissimo e facilitato il mio inserimento in ogni modo. Tra l’altro, avevo avuto come compagni al Verona dei calciatori sardi come Cossu e Cocco ed ex giocatori del Cagliari come Agostini, Farias e Nenê: insomma, la Sardegna era nel mio destino. La città è molto simile a Santos, dove ho giocato. I sardi sono fantastici, mi hanno aiutato tanto nei primi tempi della mia permanenza. 

Mi sono sempre allenato al massimo perché il mister nel corso della stagione può avere bisogno di tutti. Non solo: alzando il ritmo degli allenamenti, finisci con lo stimolare i titolari. Siamo un bel gruppo, ognuno fa la sua parte ogni volta che viene chiamato in causa. Diamo tutto per la maglia del Cagliari.

Gabriel? Un ragazzo eccezionale. Abbiamo parlato tanto, anche di come l’esperienza in Italia sia servita a migliorare la tecnica, dato che qui si usa un metodo di allenamento molto diverso rispetto al Brasile. 

Perché il mio modello è Taffarel? Un portiere non tanto alto per i canoni moderni, ma fortissimo nel piazzamento. Per un portiere poi la testa è tutto. Commettere un errore dà fastidio, ma purtroppo fa parte del gioco. Io quest’anno ne ho commesso uno in occasione del primo gol del Sassuolo, avrei dovuto coprire meglio la porta. 

Per un portiere neutralizzare un rigore è come segnare un gol: una grande soddisfazione".


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