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Qual. Coppa d'Africa, il ct del Benin: "La polizia libica ha usato i manganelli contro di noi"

di Giancarlo Cornacchia

Un mese dopo il deplorevole trattamento riservato ai giocatori della Nigeria, la Federcalcio libica si è resa protagonista di un altro spiacevole episodio qualche giorno fa. Gernot Rohr, CT del Benin, ha denunciato aggressioni da parte di tifosi e agenti di polizia dopo la sfida valida per le qualificazioni alla Coppa d'Africa: "I problemi sono accaduti dopo la partita, con nostra grande sorpresa. Prima c'è stato un lancio di bottiglie, poi uno dei miei assistenti è stato inseguito da persone che volevano colpirlo nel tunnel. Ci siamo chiusi negli spogliatoi per un'ora e mezza e quando siamo usciti si sono verificati eventi davvero sfortunati che non dovremmo vedere nel calcio", ha raccontato a Canal+ Sport Afrique. "Abbiamo visto che è un Paese dove non c’è ancora sicurezza, visto che anche la polizia ci ha picchiato. Hanno tirato fuori i manganelli per picchiarci. Abbiamo riportato qualche contusione.. È davvero deplorevole. La partita in sé è andata bene, ma dopo la partita è stato un disastro. Il governo del Benin, che ringraziamo, ci ha messo a disposizione un aereo per farci partire ma abbiamo aspettato tutta la notte, una decina di ore prima della partita, che avesse il permesso di sorvolare il Mali e il Burkina Faso. Dopodiché abbiamo aspettato 10 ore tutta la notte, i giocatori non hanno dormito... Ma siamo tornati a Cotonou".


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