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Pedullà: "Cagliari, punti pesanti. Felice per Viola. Aureliano con la testa al Poetto..."

di Vittorio Arba

Il giornalista Alfredo Pedullà, tramite il proprio canale Youtube, ha commentato il weekend di Serie A, focalizzandosi su Cagliari-Torino e sul direttore di gara Aureliano, finito nell'occhio del ciclone per il primo gol realizzato dal Cagliari. Di seguito le parole di Pedullà, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Ci prepariamo per una settimana significativa. Come avete visto nell'ultimo turno di campionato, ci sono squadre in grande difficoltà a causa di errori gestionali, come il Lecce, che sta pagando alcune scelte, tra cui la conferma degli allenatori per troppo tempo. Ma questo è un discorso che approfondiremo più avanti. Ho fatto i complimenti a Gilardino, mi piace molto. Anche l'interpretazione del Cagliari mi ha colpito: è riuscito a reagire a tutte le difficoltà nelle ultime tre partite, conquistando punti pesanti. Sono particolarmente contento per Nicolas Viola. Questi sono argomenti che approfondiremo nel corso della settimana o in altre occasioni, poiché ora è il momento di concentrarci sulla Champions, che inizia martedì, seguita dalla Conference e tutto il resto. Tuttavia, oggi devo obbligatoriamente tornare su una questione che considero un'autentica presa in giro: il problema arbitrale e del VAR. Mi rendo conto che ora ne parlano tutti, ma fino a 15 giorni fa non ne parlava nessuno. Il problema è enorme. Non mi rifaccio a ciò che ha detto Klopp tempo fa sul voler eliminare il VAR, anche se comprendo il suo punto di vista. Io credo che, se si fa una scelta, bisogna difenderla e andare avanti, non indietro. Il vero problema è che non c'è una regola chiara. Rocchi, parlando ieri su DAZN dell'episodio tra Patrick e Douglas Luiz, ha dato una spiegazione che ricorda Ponzio Pilato: si è lavato le mani. La sua risposta è stata del tipo "1X2", come se giocassimo la schedina. Ha detto tutto e niente. Avrebbe dovuto chiarire: l’arbitro ha sbagliato sì o no? La decisione era giusta o no? La condotta antisportiva è chiaramente definita nel regolamento, ma ci troviamo di fronte a episodi giudicati in modo diverso a seconda dell'arbitro. Non possiamo accettare risposte vaghe. Il designatore arbitrale deve fornire una linea chiara su cosa fare in situazioni come questa, e non limitarsi a rispondere in modo confuso, come ha fatto Rocchi. L’esempio di Aureliano in Cagliari-Torino è lampante: ha invertito una punizione e poi, nell’azione che ha portato al gol di Nicolas Viola, non ha corretto un errore evidente che il VAR avrebbe dovuto segnalare. In un altro episodio, Mina recupera un pallone e commette un fallo clamoroso; Aureliano, invece di fermare subito l'azione, aspetta che Mina tiri e segni. Solo allora ferma il gioco. È come se Aureliano fosse già con la testa al Poetto, a farsi una passeggiata sulla spiaggia, piuttosto che arbitrare una partita di Serie A. Questo livello di approssimazione è inaccettabile. La stessa confusione si è vista in altre partite: Cristante su Thuram in Roma-Inter, Chiffi in Milan-Udinese, episodi non sanzionati o sanzionati in modo incoerente. È come chiamare un call center e ricevere tre risposte diverse alla stessa domanda: non si sa più a chi affidarsi. Dobbiamo fermare questo caos e pretendere spiegazioni precise e coerenti. È il momento di un ribaltone, perché altrimenti ci ritroveremo ogni settimana con nuovi disastri arbitrali, senza un cambiamento all’orizzonte".


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