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PAVOLETTI a "Domus Rossoblù": "Guai a distrarsi. C'è rammarico per i punti persi con Udinese e Bologna"

di Vittorio Arba

Leonardo Pavoletti, capitano del Cagliari, ha parlato sulle pagine di "Domus Rossoblù", magazine ufficiale del club:

Leo, a una settimana di distanza siamo ancora qui...

"E sempre qui oggi c’è una partita da provare a vincere. Col Frosinone è successo qualcosa di magico, incredibile, folle, che rimarrà per sempre. Ma per averne un ricordo dolce dobbiamo salvarci, e per salvarci bisogna fare punti. Giochiamo di nuovo in casa, contro Il Genoa che è partito meglio di noi. Per celebrare ci sarà tempo, pensiamo a giocare e vincere, sarà dura ma con una Unipol Domus che esplode come visto domenica scorsa possiamo fare ancora tanto e bene".

Queste due partite in casa possono cambiare il vostro cammino?

"Già a Salerno avevamo fatto una ottima gara, non si vinto per un pizzico di sfortuna, sulle decisioni di arbitro e VAR si è pronunciata la Società, ma al di là del risultato noi siamo consci di avere messo dentro ancora di più rispetto a ciò che non era stato sufficiente in precedenza, anche se..."

Prego.

"Avevamo affrontato squadre fortissime, il rammarico era magari su Udinese e Bologna, dove qualche punto in più era lecito raccoglierlo per quel che si era visto in campo. Inter, Milan, Atalanta, Fiorentina, Roma si sono rivelate con una cilindrata superiore, anche se pure in quelle circostanze gli errori erano risultati fatali. Dobbiamo lavorare per limarli, altrimenti in Serie A vieni punito. E si e visto anche col Frosinone, prima della rimonta".

"Avevamo voglia di svoltare, di vincere per la prima volta, era uno scontro diretto, anche se - come il Genoa - anche il Frosinone sta facendo grandi cose. Credo che meritassimo di più già nella prima ora di gioco, però noi abbiamo preso i legni e loro hanno segnato, e nel calcio conta quello. Non molliamo mai, da un mister fenomenale a chi entra in campo dall’inizio o in corsa, cercando di trascinare il prossimo. E così ci siamo regalati una storia che ha strabiliato noi, la nostra gente, e direi anche il mondo intero visto che abbiamo letto celebrazioni su siti, giornali e social un po’ da ovunque".

Ti senti un uomo speciale per Cagliari e il Cagliari?

"Speciale non so, di sicuro ho un legame fortissimo da oltre cinque anni con questo ambiente: da quel bagno di folla quando arrivai all’aeroporto, i gol, gli infortuni, cadute e risalite, sofferenze e gioie, tutto all’ennesima potenza. Non so se sarà il mio ultimo anno, sono in scadenza di contratto, ma di sicuro voglio dare il massimo in ogni circostanza. Ce la metto sempre tutta per farmi trovare pronto, amo questo sport, questi colori, l’adrenalina di un gol, la vita di spogliatoio aiutando i più giovani e il gruppo. Andiamo avanti, i bilanci si faranno quando avrò smesso".


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