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Palestra-Bellanova osservato speciali. Corriere Bergamo: "Ecco cosa può accadere..."

di Martina Musu

Bergamo osserva e riflette, mentre il mercato inizia a muovere le prime pedine. L’intreccio tra Atalanta e Inter, tornato d’attualità alla vigilia della sfida di campionato, potrebbe avere sviluppi importanti soprattutto sulla fascia destra nerazzurra. Sul tavolo, secondo quanto riportato da Corriere della Sera edizione Bergamo ci sono due nomi che raccontano strategie diverse: Marco Palestra e Raoul Bellanova.

L’idea che sta prendendo corpo è quella di una permanenza a Bergamo per Palestra, con un rientro alla base dopo l’ottima stagione in prestito al Cagliari. Il classe 2005 è considerato un vero gioiello del vivaio, un profilo su cui la famiglia Percassi intende costruire il futuro. L’Inter lo monitora con attenzione, ma la linea dell’Atalanta è chiara: valorizzare in casa i propri talenti, soprattutto quando dimostrano di poter reggere il salto di qualità. Il ritorno di Palestra a Zingonia rappresenterebbe una scelta di continuità tecnica e progettuale, in pieno stile atalantino.

Diverso il discorso per Bellanova. L’esterno, già passato da Milano nella stagione 2022/23, resta un profilo gradito alla dirigenza interista, che cerca esperienza immediata per tamponare il vuoto creato dall’infortunio di Dumfries. A Bergamo Bellanova è un titolare di Palladino, ma l’abbondanza sulle corsie — tra rientri, nuovi arrivi e giovani in crescita — potrebbe spingere l’Atalanta a fare una scelta dolorosa ma strategica. In quest’ottica, una cessione in estate, magari proprio all’Inter, appare uno scenario tutt’altro che remoto.

Se Marotta saprà attendere luglio, l’operazione potrebbe diventare sostenibile per entrambe le parti: l’Inter si assicurerebbe un giocatore pronto e affidabile, l’Atalanta farebbe cassa senza rinunciare al proprio progetto tecnico, puntando su Palestra come investimento per il presente e il futuro. Un equilibrio delicato, come spesso accade a Bergamo, dove il mercato non è mai solo questione di nomi, ma di visione.


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