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Nicola Riva: "Mio padre ricordato perché ha sempre messo l'uomo davanti al campione. Non avrebbe mai potuto amare un altro club come il Cagliari"

di Vittorio Arba
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Nicola Riva, figlio del leggendario ​​"Rombo di Tuono", è intervenuto nel corso del programma "Unomattina Estate", in onda su Raiuno. Di seguito le parole del figlio di Gigi Riva, ​​​​​nonché membro del cda del Cagliari, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Le uniche due maglie che papà ha indossato nella sua carriera sono quella del Cagliari e quella della Nazionale. Due seconde pelli. Con il Cagliari ha avuto un legame viscerale: amava quella squadra, quella gente, quei colori, e diceva sempre che non avrebbe mai potuto dare tutto se stesso a un’altra maglia. Non avrebbe mai potuto amare un altro club allo stesso modo. Quando indossava la maglia azzurra, invece, sentiva il peso e l’onore di rappresentare l’intera nazione. Per lui era una responsabilità enorme, ma anche un privilegio. Negli ultimi anni, però, non riusciva più a guardare le partite. Soffriva troppo. Vederle da spettatore, dopo aver vissuto tutto con quella intensità, gli faceva male. Oggi forse si è un po’ persa quell’identità forte che c’era quando lui era calciatore, e anche quando è stato dirigente. Però io credo che bastino poche cose per ritrovarla. Serve solo tornare a sentire davvero l’onore e l’onere di rappresentare il proprio popolo. Per mio padre non era solo sport, era appartenenza, coerenza, senso di responsabilità verso gli altri. E se ancora oggi è ricordato con tanto affetto, è perché ha sempre messo l’uomo davanti al campione".


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